Eurobarometro speciale sul futuro dell’Europa: i cambiamenti climatici la sfida principale

europa clima

Pubblicato dalla Commissione e dal Parlamento europeo l’Eurobarometro speciale sul futuro dell’Europa che mette in evidenza, proprio nel 2022 proclamato Anno europeo della gioventù, il pensiero dei giovani europei sulle problematiche dell’UE ed il ruolo chiave che i giovani hanno nella Conferenza sul futuro dell’Europa,.

Vivere nell’Unione europea

La grande maggioranza degli europei si dice felice di vivere nell’UE (81%) e nel proprio paese (89%) e di essere soddisfatta della propria vita familiare (89%);

Il futuro dell’Europa:

– l’87% del totale degli intervistati considera i cambiamenti climatici la principale sfida globale per il futuro dell’UE; il 90% dei giovani europei sono convinti che la lotta ai cambiamenti climatici migliorerà il loro benessere e la salute; percentuale che sale al 91% nell’età compresa tra i 15 e i 24;

– il 43% del campione considera un grande vantaggio il coinvolgimento dei giovani nella Conferenza sul futuro dell’Europa che consente così di approfondire le problematiche di loro interesse;

– il 67% degli europei ritiene che l’UE sia in grado di offrire prospettive future ai giovani europei; 

– Il 68% considera l’Unione europea una realtà stabile in un mondo con tante difficoltà; 

– l’88% ritiene importante l’aumento della quota di energie rinnovabili nella nostra economia con una maggiore efficienza energetica, mentre l’80% ritiene importante portare l’Europa a primo continente a impatto climatico zero entro il 2050, promuovendo la produzione di veicoli a zero emissioni.

Risorse, sfide e valori dell’UE

Le sfide più citate per l’UE sono le disuguaglianze sociali (36%), la disoccupazione (32%), seguite dalle questioni migratorie (31%). Gli intervistati hanno aggiunto alle sfide globali la salute (34%) e fra gli aspetti più utili un tenore di vita comparabile (31%) ed una politica sanitaria comune (22%). Sono considerate prioritarie la solidarietà tra gli Stati membri (21%) e l’indipendenza energetica (20%).

Gli intervistati ritengono che la migliore caratteristica dell’UE sia il rispetto della democrazia, dei diritti umani e dello Stato di diritto (27%); tra i punti di forza la sua potenza economica, industriale e commerciale (25%). Sono considerati valori primari dell’UE la pace (49%), la libertà di opinione (47%), l’uguaglianza sociale e la solidarietà (45%), nonché la tolleranza e l’apertura agli altri (44%). 

La Conferenza sul futuro dell’Europa

I vantaggi del ruolo chiave dei giovani nella Conferenza risiedono nell’energia e motivazione che portano nelle riforme e nei cambiamenti (citati dal 35%) e nella loro capacità di rendere il futuro dell’Europa più adeguato alle sfide della società odierna (33%).

Si conferma il loro interesse alla Conferenza sul futuro dell’Europa. Il mezzo preferito è la risposta ad un sondaggio (59%), mentre il 46% parteciperebbe a riunioni nel proprio territorio. 

Altre forme interessanti di coinvolgimento dei cittadini sono la partecipazione a consultazioni online (40%), la presentazione di idee e proposte ai politici europei e nazionali (39%) e la partecipazione agli eventi culturali e sportivi europei collegati alla Conferenza (39%).

In sintesi gli europei considerano questioni fondamentali per la Conferenza i cambiamenti climatici e l’ambiente (44%), la salute (40%), un’economia più forte, la giustizia sociale e l’occupazione (40%).

Gli intervistati si aspettano  risultati tangibili dalla Conferenza e sono convinti che un impatto reale spingerebbe ad una maggiore partecipazione alle sue attività (53%).

La voce dei cittadini nell’UE

Il 90% degli europei ritiene che la voce dei cittadini dell’UE meriti maggiore considerazione nelle decisioni relative al futuro dell’Europa. Il 55% considera il voto alle elezioni europee come uno dei modi più efficaci per essere ascoltati dai responsabili politici dell’UE.

Il sondaggio speciale Eurobarometro 517 “Il futuro dell’Europa”, commissionato congiuntamente dal Parlamento europeo e dalla Commissione, è stato condotto tra il 16 settembre e il 17 ottobre 2021 nei 27 Stati membri dell’UE mediante interviste rilasciate da 26530 persone.

Foto di cocoparisienne da Pixabay

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata

Per inserire il commento devi rispondere a questa domanda: *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.