
La Commissione europea ha pubblicato l’esito di un sondaggio Eurobarometro sui diritti dei passeggeri nell’Unione europea (UE) da cui emerge che solo il 43% dei cittadini dell’UE – che hanno utilizzato negli ultimi 12 mesi aerei, navi, traghetti, treni a lunga percorrenza e autobus – sa che l’UE ha stabilito diritti per i passeggeri.
La normativa creata a livello dell’UE risulta ancora unica al mondo e riguarda tutte le varie modalità di trasporto in essere. Essa si pone l’obiettivo di garantire i diritti dei cittadini viaggiatori, senza disperderli fra le tante norme di livello nazionale.
Essa viene applicata dai fornitori del servizio di trasporto, ma il compito di controllarne il rispetto è affidato agli organismi nazionali.
“L’Unione europea – ha dichiarato la Commissaria per i Trasporti Adina Vălean – è l’unica regione al mondo in cui i cittadini sono completamente tutelati da un insieme di diritti dei passeggeri. È necessaria però una migliore conoscenza di tali diritti, che dovrebbero anche essere più facilmente comprensibili e applicabili. Le nostre norme dovrebbero inoltre garantire una maggiore certezza del diritto per i passeggeri e per il settore. Per questi motivi la Commissione ha proposto di modernizzare i diritti dei passeggeri nel trasporto aereo e nel trasporto ferroviario. Spetta ora al Consiglio e al Parlamento europeo giungere rapidamente a un accordo per garantire che chi viaggia all’interno dell’UE goda di una protezione efficace.”
Sono stati intervistati 27 973 cittadini dell’UE, tra il 19 febbraio e il 4 marzo del 2019.
Il sondaggio ha fornito molti spunti di riflessione.
Solo il 32% degli intervistati (includendo chi non ha utilizzato i citati strumenti di trasporto negli ultimi 12 mesi) sa che nell’UE vigono diritti dei passeggeri in merito al trasporto aereo e ferroviario, con autobus, nave e traghetto.
Percentuale che scende al 14% per una conoscenza specifica del vettore aereo.
Per il trasporto ferroviario il dato scende all’8%, per i movimenti in autobus al 5% e per i viaggi in nave o traghetto al 3%.
Una informativa adeguata dei gestori di trasporti sui diritti degli utenti viene dichiarata dal 40% dei passeggeri di aerei, dal 29% degli utilizzatori di navi o traghetti, dal 26% dei passeggeri di treni e dal 26% dei passeggeri di autobus.
Le percentuali di intervistati che hanno reclamato per problemi subiti durante un viaggio sono state del 37% dei passeggeri di aerei, del 26% di quelli di autobus, del 24% di quelli di treni e del 18% dei passeggeri di navi o traghetti, mentre per tutte le modalità di trasporto è del 26%.
Il 72% per cento degli intervistati che, avendo subito un danno durante un viaggio, non hanno reclamato si sono giustificati con la convinzione dell’inutilità dell’azione per il 45%, con l’esiguità della somma di denaro per il 25%.
Sempre fra coloro che nel corso degli ultimi 12 mesi hanno subito una perturbazione del viaggio emerge che il 53% dei passeggeri di aereo, il 43% dei passeggeri del trasporto ferroviario e il 38% di coloro che hanno viaggiato in autobus, nave o traghetto hanno ricevuto l’assistenza delle imprese di trasporto.
Fra quelli che hanno presentato un reclamo presso l’impresa di trasporto, il 55% si è dichiarato soddisfatto della risposta; ma solo il 37% di chi ha avuto un danno si è dichiarato soddisfatto delle informazioni preventive sulle modalità di reclamo.
L’81% di chi ha chiesto assistenza per un disabile (l’8% degli intervistati) si è dichiarato soddisfatto della risposta del gestore del servizio.
I risultati del sondaggio saranno acquisiti nelle procedure legislative sui diritti dei passeggeri nelle varie forme di trasporto (ferroviario, aereo, con autobus, navi e traghetti).
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