Elezioni USA: Clinton verso la vittoria, poche speranze per Trump

hillary clintonElezioni USA 2016: Si avvicina il fatidico 8 Novembre giorno in cui l’elettorato statunitense andrà a votare per la scelta del suo Presidente. La battaglia tra Hillary Clinton e Donald Trump continua durissima, con violente accuse reciproche, che hanno fatto definire questa campagna elettorale,  la peggiore che la storia americana ricordi.

L’attenzione degli osservatori politici in questi giorni cerca di capire quale potrà essere il risultato, che al momento vede sicuramente la Clinton in vantaggio, qualcuno già parla di vittoria sicura,  ma un Trump ancora in grado di dire la sua.

winner-buttonVa fatta una premessa importante. I cittadini non voteranno direttamente il Candidato, ma voteranno una lista di  Grandi Elettori, che faranno parte dell’‘Electoral College ,  composto da 538 delegati. Saranno loro  che eleggeranno il  Presidente, con 270 voti favorevoli (maggioranza assoluta). Il numero dei Grandi Elettori di ciascuno Stato è calcolato  in proprorzione alla densità della popolazione. Per ogni Stato dell’Unione ciasun partito presenterà una lista di Grandi elettori,   quella che  che uscirà vincitrice anche con un solo voto, sarà quella che rappresenterà lo Stato, e quindi il Candidato  nell’Assemblea che eleggerà il Presidente. Naturalmente gli Stati più popolosi avranno un maggior numero di delegati, e su questi che i Candidati puntano le loro speranze di vittoria.

Il precedente Bush vs. Gore

8126185Resta famosa fu la vittoria di George W. Bush contro Al Gore nel 2000. Bush riuscì a conquistare la Florida e quindi i la maggioranza dei Grandi Elettori di quello Stato  per soli 500 voti. In quel caso però i due candidati erano quasi alla pari. Il divario dei delegati favorevoli a  Hillary Clinton rispetto a quelli di  Donald Trump  è molto più netto.

Le previsioni delle “General Election”

Al momento quindi se si considerano i sondaggi definiti  General Election ovvero il calcolo sul voto del singolo cittadino a livello nazionale,  il rapporto tra Clinton e Trump vede in vantaggio Hillary  Clinton più o meno di 3-4 punti in percentuale. Un risultato pericoloso perchè non garantirebbe  una vittoria sicura, considerando che si parla sempre di sondaggi.  Secondo queste previsioni  si tratterebbe  di un “head to head” e quindi Donald Trump  avrebbe ancora delle  chances di vittoria.

joint_session_of_congress535-451x300I voti degli Stati. L'”Electoral college”

Nel sistema elettorale USA il voto popolare è meno importante del voto dei Grandi Elettori  l”Electoral College” .  Sarà infatti l’Assemblea dei Grandi Elettori,  quella che peserà di più sull’elezione del Presidente. Al momento  per  Trump la situazione non appare  favorevole.   Hillary Clinton infatti, ha  la maggioranza in quegli Stati con il maggior numero di delegati, es. la California, lo Stato di New York, la Pennsylvania, raggiungendo il numero di 352 delegati. Un numero che gli garantirebbe una vittoria sicura.

 Gli “Swing States “

Per Trump una flebile speranza di vittoria, potrebbe venire da quegli Stati detti appunto “swing states” quelli cioè dove il voto è incerto e che possono fare la differenza, anche se il numero dei delegati se si escludono  il Colorado e l’Ohio, non basterebbe a rimontare la Clinton. La speranza di Trump è quella che vincendo in uno di questi Stati possa esserci un effetto “domino” in altri Stati che possa far volgere le situazione a suo favore.  Stati come Arizona, Florida, North Carolina, Ohio e Virginia hanno il potere di cambiare le sorti del risultato delle elezioni. Ad oggi, né la Clinton né Trump sono riusciti ad avere  preferenze significative in nessuno di questi Stati.

Anche per  i Bookmakers Hillary Clinton ce la può fare

I sondaggi, anche con qualche polemica su possibile falsità dei dati,  danno quasi certa la vittoria di Hillary Clinton. Anche i Bookmakers danno la vittoria della Clinton  con una probabilità di 1,2 mentre quella di Trump è data a 5. Poche le speranze di Donald Trump di poter ribaltare il risultato.

Per molti la vittoria della Clinton sarà  la vittoria del meno peggio, e comunque sarà un Presidente poco amato, ma soprattutto a rischio di scandali, che ne mineranno la credibilità. Wikileaks è in agguato.

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