“Dieci nuove leggi dalla parte degli animali, stop a sfruttamento e violenze”

associazioni_e_pres_grassoAssociazioni animaliste consegnano petizione al Presidente del Senato Pietro Grasso (foto)

Dieci nuove leggi dalla parte degli animali, dalla parte dei cittadini. Questa la petizione della Federazione Italiana delle Associazioni Diritti Animali e Ambiente, sottoscritta in meno di tre mesi e mezzo da oltre centomila cittadini, consegnata oggi – ai sensi dell’articolo 50 della Costituzione – al Presidente del Senato Pietro Grasso da Gianluca Felicetti presidente Lav, Carla Rocchi presidente Enpa, Piera Rosati presidente Lega difesa del cane, Massimo Comparotto presidente Oipa con i rappresentanti di Leidaa ed “essere animali”.

“Il Presidente del Senato ha espresso il suo apprezzamento per l’attività del volontariato animalista” – hanno detto i rappresentanti delle associazioni –  “e ci ha assicurato il suo impegno per l’iter legislativo delle proposte. Ha altresì auspicato maggiori controlli sul territorio in applicazione delle leggi già esistenti a tutela degli animali, in particolare contro i canili-lager”.

“Chiediamo al Parlamento di impegnarsi concretamente per realizzare quel cambiamento che sempre più cittadini auspicano, per una reale tutela degli animali e dei loro diritti”. “La precedente Legislatura ha visto l’ottenimento di alcuni importanti risultati, dal diritto al soccorso stradale per gli animali al riconoscimento del loro diritto di vivere nei condomini, all’istituzione del reato di traffico di cuccioli, mentre quella in corso ha già visto due primi importanti passi come quello dell’articolo 13 della Legge europea con il divieto di allevamento di animali domestici e altri limiti  alla sperimentazione così come l’impegno del Governo ad azzerare in cinque anni i contributi pubblici ai circhi con animali impiegandoli per la riconversione degli spettacoli”. (7 novembre)

Ecco le richieste delle nuove dieci leggi per fermare sfruttamento e violenze sugli animali che le associazioni rivolgono a tutti i deputati e i senatori:

1. il riconoscimento nella Costituzione del principio della tutela dell’ambiente e del valore del rispetto  degli animali
2. la modifica del Codice civile che riconosca gli animali come esseri senzienti
3. il rafforzamento nel Codice penale delle previsioni contro i reati a danno degli animali
4. lo stop alla vivisezione e il sostegno ai metodi sostitutivi di ricerca
5. il contrasto all’abbandono e al randagismo anche attraverso misure per facilitare la vita con gli animali domestici
6. la disincentivazione degli allevamenti, l’obbligo di stordimento prima della macellazione
7. la promozione di scelte alimentari senza prodotti di origine animale
8. il rafforzamento della protezione degli animali selvatici in natura, le aree protette, lo stop alla caccia
9. il divieto di allevamento di animali per pellicce e di uso di animali per feste e palii
10. la trasformazione di zoo, acquari e delfinari in centri di recupero degli animali sequestrati e maltrattati, il divieto d’uso degli animali nei circhi e il sostegno agli spettacoli circensi umani.

di Redazione

1 risposta

  1. VAL

    1. sacrosanto; certo, visto l’andazzo, si dovrebbe pure specificare che l’essere umano è qualitativamente e quantitativamente superiore agli animali, si sa mai…
    2. mettiamoci pure le piante, i funghi, i protisti e le monere, no?
    3. anche questo giustissimo, ma sarebbe il caso di aggiungere pure pene sia civili che, soprattutto, penali per i proprietari di animali che causano danno di qualsiasi tipo, disturbo compreso, ad altre persone.
    4. ehm, non so come dirvelo ma la vivisezione non è più praticata nell’ambito della ricerca scientifica da decenni, mi spiace svegliare il vostro cervello da un così profondo sonno, la sperimentazione animale invece è necessaria (quanti di voi NON usano alcun farmaco né ne danno alcuno ai propri “pet” (come piace dire a voi)?!); potete reperire maggiori informazioni al sito “In Difesa della Sperimentazione Animale | Resistenza Razionalista”.
    5. le “misure per facilitare la vita con gli animali domestici” dovrebbero essere intese come misure per tutelare chi ha vicini menefreghisti nei confronti degli altri esseri umani che sono meno importanti dei loro c***o di animali, fra cui l’introduzione obbligatoria del patentino per gli animali domestici, cani in primis, e NON l’abolizione della possibilità di vietare nei condomini la detenzione di animali domestici, cani in primis, anche perché poi se il vicino è esasperato chi ci rimette di più è la povera bestiola (fonte dell’esasperazione) che magari si mangia un bel boccone al vetriolo…
    6. sì, certo, la disincentivazione degli allevamenti, abbiate il coraggio di dire “l’incentivazione della dieta vegetariana/vegetaliana”, dittatura della minoranza; sull’obbligo di stordimento si può esser d’accordo, basta che non consista nell’introduzione nel corpo della bestia da macello di sostanze che poi ci ritroveremmo nel piatto, una bella botta in testa e via…
    7. eccoli di nuovo, abbiate il coraggio e soprattutto l’onestà di dire che volete imporre dittatorialmente le vostre abitudini estendendole per legge al restante 90(e passa)% della popolazione, razza di fanatici esaltati che non siete altro!
    8. giusta la prima, giusta la seconda, peccato che mi cadete sula terza: va bene allinearsi all’Europa invece che strizzare l’occhio alla lobby dei cacciatori, va bene irrigidire la normativa sulla caccia, va bene inasprire le pene per il bracconaggio, va bene aumentare i controlli sul territorio, ma abolire la caccia in toto proprio no, state su un altro pianeta!
    9. per le pellicce sono d’accordo, per l’utilizzo in feste e “pali” (o “palî”, non “palìi” per carità…) basta proibire l’uccisione di animali non a fine alimentare o la loro deliberata tortura, altrimenti aboliamo pure le corse dei cavalli (così come l’ippoterapia della Brampirla, no?).
    10. come insegna la Lucianina, ci sono certe occasioni in cui un bel “vaffa” ci vuole proprio, non se ne può fare a meno; io però preferisco un più articolato “ma andatevene a cagare”.

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