Casa Pound: arrestato il vicepresidente Simone Di Stefano

simone-di-stefano-casapoundRoma. Ha destato scalpore l’arresto del vicepresidente di Casa Pound Simone Di Stefano, già candidato alla Presidenza della Regione Lazio.

L’uomo è stato fermato a seguito di un blitz della Digos a Roma, mentre tentava di rimuovere la bandiera dell’Unione europea presso il palazzo di via IV Novembre.

L’accusa per lui e per una decina di attivisti è quella di concorso in furto pluriaggravato, resistenza a pubblico ufficiale e manifestazione non autorizzata. Sono state inoltre sequestrate l’autovettura e la scala utilizzata dal leader dell’estrema destra, per arrampicarsi sul balcone del palazzo.

Come sappiamo, Casa Pound e Forza Nuova, appoggiano il “Comitato 9 dicembre” meglio noto come i “Forconi”, che da giorni sta paralizzando il paese. Gli attivisti volevano palesare simbolicamente la loro protesta, sostituendo la bandiera europea con il tricolore e ci sarebbero riusciti se non fossero intervenute le Forze dell’ordine, restituendola alla Commissione Europea.

La Polizia ha dovuto ricorre anche alle cariche di alleggerimento per disperdere gli attivisti.

Pronta la risposta del presidente di Casa Pound, Gianluca Iannone, che ha così commentato l’accaduto “Arrestato per furto di bandiera, peraltro restituita: E’ l’ultimo colpo di teatro di uno Stato talmente distante dai suoi cittadini, che non riesce più a comprenderne nemmeno le istanze più immediate ed è costretto a ricorrere a grotteschi escamotage come questi pur di fermare una protesta giusta e di popolo”.

Il Movimento dei Forconi, presieduto dal leader Danilo Calvani e relativi seguaci, nei giorni scorsi aveva altresì annunciato una “Marcia su Roma” prevista per mercoledì, ma al suo posto si terrà un presidio a Piazza del Popolo, che probabilmente l’amministrazione di Ignazio Marino osteggerà con ogni mezzo.

Marino sta infatti cercando di fronteggiare tempestivamente gli episodi di violenza crescente che in questi giorni attanagliano la città, uno su tutto, l’assalto dei NO Tav alla sezione del Pd di San Lorenzo.

Il sindaco pertanto ha dichiarato: “Ancora una volta il circolo del Pd di San Lorenzo ha subito un atto vandalico. I manifestanti No Tav hanno preso di mira, aggredendolo, anche un militante che si trovava all’interno dello spazio”.

A seguito dell’assalto, l’amministrazione comunale ha poi diffuso una nota “Il Campidoglio, in attesa delle decisioni della questura, è contrario a qualsiasi occupazione ad oltranza della piazza, così com’è stato annunciato. Pur nel rispetto della libertà di espressione di ciascuno, non vogliamo che piazza del Popolo si trasformi in una tendopoli”.

di Simona Mazza

foto: termometropolitico.it

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