La nazionale di Prandelli in volo verso Belfast con in gioco le qualificazione europea, (due sfide contro Irlanda del Nord e Serbia a Genova). Il ct della nazionale in questa occasione si dice convinto che i risultati si ottengano attraverso il gioco, ma questa volta sono i tre punti a costituire l’obiettivo primario. Rientrare in Italia certo che i suoi giocatori si siano distinti in campo; ma riportando ugualmente la sconfitta vorrebbe dire oltre alla mancata qualificazione, veder cadere tutti i propositi futuri e insieme la credibilità dell’incarico intrapreso. Certo mancheranno presenze di un certo livello come Buffon e Balotelli, fra molti altri nomi; ma sarà un giusto disegno tattico a far ben sperare. «Mi aspetto molto da tutti, non solo da Cassano» dichiara Prandelli, che pensa sia fondamentale comportarsi da squadra per vincere in quello stesso stadio che in passato ha procurato una cocente delusione al calcio italiano. Fare squadra contro gli irlandesi che non hanno una efficiente tecnica collettiva, né mai si sono distinti per abilità tattica e ciononostante hanno vinto in Slovenia. Intanto prima di raggiungere Belfast Marco Borriello a quota zero gol si lascia sfuggire un desiderio: “Spero di segnare io”. Un pensiero il suo, in cui confidano in molti.
di Redazione
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