Berlusconi e la sindrome di Napoleone

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Si dice che le persone basse di statura si sentano talmente in difetto da raggiungere nei loro comportamenti la megalomania; la cosiddetta sindrome di Napoleone. L’ex Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, forse non teme la scarsezza di centimetri, ma di certo assume comportamenti che dimostrano l’assenza di senso del pudore.

Gli esempi si sprecano: nascondersi dietro una colonna per spaventare Angela Merkel, le corna nelle foto ufficiali insieme ad altri diplomatici stranieri e, ultimo in ordine di tempo, il burlesque ad Arcore.

Indagato per il caso Ruby, l’ex premier ha ribadito che a casa sua si tenevano solo “cene eleganti”. A chi gli ha fatto notare che le ragazze facevano spettacoli con travestimenti da poliziotta e altro, Berlusconi ha sottolineato “facevano gare di burlesque e si esercitavano. Le ragazze, le donne sono per loro natura esibizioniste”.  In seguito ha parlato di atmosfera di “gioiosità, serenità e simpatia”.

L’ex premier ha dichiarato che non c’era nessun travestimento da suora, ma che le giovani ospiti delle cene per mascherarsi avevano a disposizione una sessantina di costumi, regalati a Berlusconi dall’ex leader libico Muhammar Gheddafi. Ha inoltre ribadito di non aver “mai pagato una donna per fare sesso”.

Negli Stati Uniti esiste l’impeachment,  l’istituto giuridico col quale si prevede il rinvio a giudizio per i titolari di cariche pubbliche qualora abbiano commesso determinati illeciti nell’esercizio delle loro funzioni. L’ex presidente americano Bill Clinton lo ha subito per aver mentito sulla sua relazione con la stagista della Casa Bianca, Monica Lewinsky.

La mentalità puritana, da cui nasce l’impeachment, non è di certo molto vicina a quella nostrana e quindi quest’istituto è inattuabile nel nostro Paese. Rimane comunque incomprensibile perché il presidente di una superpotenza come gli Stati Uniti abbia dovuto abbandonare la sua carica per uno scandalo sessuale, mentre l’ex Premier Berlusconi abbia subito le conseguenze delle sue (ad oggi solo presunte) azioni solamente dopo le dimissioni. Parafrasando Manzoni quando scriveva di Napoleone, ai posteri l’ardua sentenza.

Matteo Testa

Foto: ilsussidiario.net

1 risposta

  1. giuseppe

    premetto che non sopporto clinton soprattutto perche’ varo’ le leggi che sono fondamentali per le crisi economiche dalgi anni 2000 ad oggi. bene, clinton non si e’ dimesso dalla carica di Presidente degli USA perche’ il Tribunale ritenne valida a sua discolpa che non e’ atto sessuale la fellatio. clinton aveva giurato in Tribunale che non aveva mai tradito la moglie, ma la Levinsky porto’ le prove del tradimento, ribaltate dal Tribunale, quindi la Giustizia statunitense accetto’ le tesi di cui sopra. Berlusconi all’incontrario non ha mai smentito se stesso, la stessa Ruby ha sempre detto che non ci fu rapporto sessuale con il Premier, nonostante cio’ Berlusconi e’ stato messo sotto processo: come buttare via i soldi dei contribuenti.

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