Slitta, di fronte alle richieste del governo, lo sciopero preannunciato a metà mese che prevedeva il rifiuto di accettare pagamenti con carte di credito e bancomat nella settimana compresa tra Natale e Capodanno.
La protesta era rivolta contro la pratica delle banche di sostituire la commissione sui rifornimenti infeiori a 100 euro con altre voci di costo.
Anche il “no rid day”, in conseguenza del quale i petrolieri avevano minacciato di non far giungere i rifornimenti nella settimana precedente il Natale, è stato al momento sospeso.
Come conseguenza le associazioni di categoria, Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio, si augurano che a questo punto il ministero dello Sviluppo economico dia corso agli accordi sottoscritti e riapra i tavoli per la discussione degli accordi economici don i petrolieri ormai scaduti da anni.
di Redazione
foto: oggi.it
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