ANIMALIER …

Kate Moss

…o leopardato, come si chiamava prima di trovargli un così più stiloso nome, più raffinato certo, perché forse la parola ANIMALIER ingentilisce un po’ di più questo genere di stampa “selvaggia”.

Con questo francesismo, veramente, s’intendono tutte le fantasie maculate, zebrate, striate che ci ricordano le giungle e le savane.

Ma io oggi voglio parlare del manto che il leopardo ci mostra da sempre, le sue adorabili macchie che incantano ogni anno le passerelle, piccole o grandi che siano, non sono mai state abbandonate del tutto dagli stilisti…in nessuna stagione.

Ovviamente, per ravvedimento degli stolti assetati di denaro che con il loro cacciare rischiavano di portare all’estinzione questi splendidi animali, qualsiasi capo di abbigliamento Animalier vediate in circolazione è frutto di stampe ben realizzate su tessuti, lane, sete e pellicce ecologiche.

Leopardato amato oppure odiato?

Da quanto vedo in giro propenderei più per il primo sentimento, molte donne anche quelle dallo stile più classico e sobrio, che negli anni passati hanno sopportato tale fantasia  ma solo se stampata sulle fodere delle giacche e dei cappotti (Dolce e Gabbana docet), ora sfoggiano allegramente, soprabiti, camicie, vestiti e addirittura maglie e maglioni.

C’è ancora chi fa resistenza, chi ritiene che tale abbigliamento sia aggressivo e volgare e che conferisca a chi lo indossa un’immagine per niente elegante.

Commettete un errore, miei cari.

Siamo sempre al medesimo punto, dipende da come misceliamo i nostri abiti, da come li accostiamo e da quali accessori scegliamo.

Sono comprensiva con chi non ama il genere, ma non posso fare a meno di guardare con ammirazione chi, invece, con la sua classe e il suo stile indossa un capo “leopardato” rendendolo raffinato e portabile in qualsiasi occasione.

Parlo io, che mai dico mai, ho posseduto qualcosa con una stampa “animalesca”, ebbene si, ho ceduto e fieramente indosso il mio cappotto maculato che so già essere stato molto ammirato.

Dedico queste immagini a chi ancora non è convinto…chissà che domani il suo shopping non includa qualche “macchietta”!

di Cristiana Zelli

foto: alfemminile.com

Zara

Zara

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Bottega Veneta

 

 

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