Modesta Valenti, martire dell’indifferenza

Modesta Valenti

La comunità di Sant’Egidio ricorda, in questi giorni, Modesta Valenti, con una cerimonia religiosa in Trastevere a cui partecipano moltissimi senza fissa dimora, poveri e senza tetto della città eterna.

Il 31 gennaio, data della morte di Modesta, avvenuta nel 1983, è diventato un appuntamento fisso per celebrare il suo ricordo e per non dimenticare i tanti senza tetto che vivono a Roma e nel resto della nostra penisola.

La morte della Valenti suscitò molta indignazione da parte delle istituzioni e dei cittadini comuni.
Era nata a Capodistria nel 1913. Di famiglia agiata, a causa di una depressione grave era stata ricoverata in una struttura psichiatrica. Erano tempi dove la medicina usava dei trattamenti sanitari a volte traumatizzanti per curare certi tipi di esaurimenti o malattie mentali. Ne fu dimessa ma la sua esistenza era ormai segnata. Divenne una barbona e si spostò a Roma con l’idea che avrebbe voluto incontrare Giovanni Paolo II.

Finita a dormire in strada, usufruiva delle pensiline esterne della Stazione Termini per ripararsi dalla pioggia e dal freddo. Venne soccorsa ed aiutata dalla Comunità di Sant’Egidio nel 1982, che offrì a lei, come ai senza tetto presi in carico, pasti caldi, coperte, vestiti. Ma Modesta si ostinava a dormire per strada. Una notte particolarmente fredda, era il 31 gennaio del 1983, alcuni passanti si accorsero che rantolava nei suoi cartoni di riparo. Arrivarono i soccorsi che constatarono la sua situazione ma anche una ritenuta intrasportabilità a causa della sporcizia di cui era ricoperta, dei pidocchi e del cattivo odore. Vennero avvisati altri soccorsi e, in realtà, vi fu un rimpallo di competenze e nell’attesa di un ricovero la povera settantenne morì senza ricevere quei soccorsi che forse l’avrebbero salvata. Una storia molto triste di cui si occupò la stampa, anche estera.

A suo perenne ricordo venne affissa una lapide ai lati del binario 1 della stazione Termini. Successivamente, nel 2002 il Comune di Roma volle intitolare a suo nome una strada, Via Modesta Valenti, che in realtà non esiste nella toponomastica ma dove le persone senza fissa dimora che vivono nella capitale possono eleggere la residenza per uso amministrativo. Stessa iniziativa venne adottata dal Comune di Alghero nel 2019.

Papa Francesco ha recentemente donato ad una struttura vaticana che si occupa dei poveri una ambulanza per soccorrere i senza tetto in difficoltà sanitaria.

E così Modesta Valenti è diventata il simbolo per tutte le persone indigenti e per quegli “invisibili” che vivono per strada.

La Comunità di Sant’Egidio ha ricordato, nella cerimonia che si è tenuta in questa occasione, il nome di tutti i morti per strada degli ultimi anni. Lo stesso è avvenuto in altre liturgie che si sono tenute in altre città d’Italia.

Foto di paulaquiyahora da Pixabay

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