Il Milan, inarrestabile, se ne va. L’allungo è di quelli poderosi, paragonabile alla potenza dei suoi campioni guidati con spavalderia da Allegri. Tre gol al malcapitato Bologna dallo stesso trio Boateng-Robinho-Ibrahimovic che domenica scorsa aveva scherzato con il Brescia. Eppure i rossoblu, nonostante la problematica situazione societaria, iniziano con coraggio e spaventano Abbiati con una “botta” di Ramirez dal limite dell’area. Poi, è monologo rossonero fino al termine. A sei lunghezze di distanza la Juventus e il Napoli agganciano la Lazio al secondo posto. I partenopei espugnano il Luigi Ferraris di Genova con un gol di Hamsik e una prova gagliarda; i torinesi piegano la Lazio al novantaquattresimo minuto con la prepotenza di Krasic dopo una gara sostanzialmente equilibrata. Il Palermo, inizialmente in affanno contro il Parma, travolge nella ripresa gli emiliani dopo che Delio Rossi sostituisce uno spento Pastore alla fine del primo tempo. Un Chievo sottotono rimedia una sconfitta a Lecce che torna alla vittoria dopo circa due mesi. Mattatore della giornata è l’argentino Ignacio Piatti che mostra il suo talento e regala una doppietta ai tifosi giallorossi. Cade malamente il Catania in quel di Cagliari perdendo la solidità che l’aveva accompagnato dall’inizio del campionato. Nenè in forma splendida, risulta imprendibile per i difensori siciliani e mette a segno una magnifica tripletta. Il Brescia, scosso dall’arrivo del nuovo tecnico Beretta, vince di misura sulla Sampdoria e torna alla vittoria dopo undici turni. Alla Roma basta un gol di Juan per avere ragione di un Bari privo di dieci giocatori. Ventura spera di svuotare al più presto l’infermeria per rimettersi in gioco prima che il campionato non lo condanni ad una rimonta impossibile.
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Foto www.gazzetta.it
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