Piazza Risorgimento e il nuovo volto verde di Roma per il Giubileo 2025

piazza risorgimento

Roma si rinnova nel cuore della città, con Piazza Risorgimento che diventa simbolo di rigenerazione urbana e sostenibilità. Il 20 dicembre 2024, dopo tre mesi di lavori intensi, la storica piazza è stata restituita ai cittadini con un volto completamente rinnovato

Le radici storiche: Piazza Risorgimento e l’eco del passato

Ogni angolo di Roma custodisce racconti che attraversano secoli di storia, e Piazza Risorgimento rappresenta una delle pagine più significative di questo patrimonio collettivo. Il nome stesso richiama il periodo del Risorgimento italiano, quel movimento che, nel XIX secolo, segnò il cammino verso l’unificazione del Paese, ma la rilevanza della piazza si estende ben oltre il valore evocativo.

Sorta nel cuore del quartiere Prati alla fine dell’Ottocento, Piazza Risorgimento nacque in un’epoca di fervore urbanistico e trasformazione sociale. Questo periodo vide Roma proiettarsi con slancio verso il futuro, cercando di affermarsi come una capitale moderna all’altezza delle grandi città europee, senza però rinnegare il proprio passato. L’espansione urbanistica, avviata con l’obiettivo di integrare il Vaticano e i quartieri a nord del Tevere con il resto della città, trovò in quest’area uno dei suoi fulcri strategici.

Il quartiere Prati, in particolare, divenne simbolo di questo rinnovamento. Concepite come arterie di collegamento tra la Città Eterna e le nuove zone residenziali ed amministrative, le sue strade si svilupparono in un disegno ordinato e razionale. Cosa che rifletteva la volontà di Roma di abbracciare la modernità senza tradire le sue radici millenarie. Ma non finisce qui.

Una connessione tra la dimensione civica e spirituale di Roma

Piazza Risorgimento sorge come una naturale estensione del colonnato di San Pietro. Il che, delinea una connessione ideale tra la dimensione civica del Risorgimento e la sfera spirituale della Chiesa cattolica. Questo rapporto, lungi dal rappresentare una dicotomia, arricchisce la piazza di significati, fondendo memoria storica e devozione religiosa in un’armonia che solo Roma è in grado di esprimere.

Ciononostante, per decenni la piazza è stata relegata al ruolo di semplice rotatoria, un crocevia di traffico caotico che ne ha limitato il potenziale estetico e sociale.

Oggi, Piazza Risorgimento, si è affrancata da questa percezione grazie a un’attenta opera di riqualificazione urbana. L’area, ampiamente pedonalizzata per oltre tre quarti della sua superficie, si configura come un luogo che invita alla permanenza, al dialogo e alla riflessione. La nuova configurazione non si limita a soddisfare esigenze estetiche, ma risponde a una visione lungimirante che coniuga il rispetto per il patrimonio storico con l’aspirazione a costruire una città più vivibile e armoniosa.

Una piazza più verde

Il progetto ha previsto un significativo incremento del patrimonio arboreo, con l’inserimento di nuove alberature e la preservazione delle piante secolari, considerate autentiche testimoni della storia del luogo. L’aggiunta di numerose sedute, distribuite in modo strategico, ha trasformato la piazza in una sorta di rifugio urbano, capace di temperare la calura estiva e di offrire accoglienza a cittadini e turisti in cerca di un angolo di quiete.

Un elemento distintivo dell’intervento risiede nell’impiego del calcestre, un materiale naturale caratterizzato da elevata permeabilità. Questa scelta non solo favorisce il deflusso delle acque piovane, prevenendo il formarsi di fastidiosi ristagni, ma si inserisce in una più ampia strategia di contrasto al fenomeno delle isole di calore, che affligge numerosi contesti urbani. L’adozione di tale soluzione rappresenta un passo concreto verso la resilienza ambientale e testimonia la volontà di Roma di assumere un ruolo di avanguardia nella transizione ecologica.

Un modello di sostenibilità per la Capitale

La riqualificazione di Piazza Risorgimento si colloca all’interno di una strategia di rigenerazione urbana che travalica i confini del singolo intervento: si configura come parte integrante di una trasformazione che coinvolge l’intera Capitale

L’iniziativa di semipedonalizzazione di via Ottaviano, affiancata dalla ristrutturazione della stazione omonima, si inserisce con naturalezza in questo quadro di rinnovamento, delineando un percorso pedonale armonioso che si estende dal quartiere Prati fino alla soglia della Basilica di San Pietro. Seguendo l’eco di esperienze maturate in altre capitali europee – emblematica è la metamorfosi urbana di Parigi con le sue “voie vertes” o il modello delle “superilles” di Barcellona – la “Città Eterna” interpreta con sensibilità la sfida della decarbonizzazione. 

La piazza come luogo di comunità e contemplazione

Durante l’inaugurazione, Monsignor Fisichella ha sottolineato come Piazza Risorgimento torni finalmente a essere “un luogo di riposo e contemplazione”, in perfetta armonia con lo spirito giubilare. La sua trasformazione riflette un concetto profondo: le piazze non sono solo spazi fisici, ma custodi di memoria collettiva, palcoscenici di incontri umani e spirituali.

Il Sindaco Gualtieri ha espresso con orgoglio il risultato raggiunto, dichiarando: «Abbiamo dimostrato che Roma, quando unisce le forze, può superare ogni sfida. Questa piazza non è più una rotatoria, ma un luogo vivo, pensato per le persone».

Fonte foto: comune di roma.it

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