Volley: Bovolenta, funerali oggi alle 16

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Si svolgeranno oggi alle 16, nella Chiesa parrocchiale di Taglio di Po (Rovigo), i funerali di Vigor Bovolenta, il pallavolista morto sabato sera a Macerata.

Sport e morte: il binomio si ripete. È successo ancora; con la stessa tragicità, con lo stesso stupore, la stessa tristezza. Lo sport italiano piange un altro campione. Dopo Marco Simoncelli, ci ha lasciati sabato sera Vigor Bovolenta.

Per chi vive lo sport a 360 gradi non può risultare un nome nuovo. Grande pallavolista e, come spesso accade per questo sport, grande uomo. Era stato una colonna di questa disciplina; un esempio di come qui i ragazzi di talento riescano giovanissimi ad imporsi ad alti livelli.

La lunghissima carriera, iniziata a Ravenna a sedici anni, lo aveva portato in nazionale a soli ventuno. Venti sono gli anni passati nella serie maggiore del nostro campionato, tra Ravenna, Ferrara, Roma, Palermo, Modena, Piacenza e Perugia. Le maggiori soddisfazioni proprio in Romagna e in Emilia con tanti titoli e la gioia della nazionale.

Vigor è stato il centrale titolare prima di Mastrangelo; quello che ci ha portato due trionfi europei, quattro titoli in World League e tanti podi tra cui l’argento ad Atlanta ‘96. Aveva interrotto l’agonismo per quattro mesi ad inizio carriera a causa di una disfunzione cardiaca, ma tutti i successivi controlli avevano dato il via libera alla sua passione. Il Bovo ha vissuto un percorso sportivo senza eccessi, mai sopra le righe. Disciplina, rispetto e valori saldi lo avevano portato a tante soddisfazioni e ad avere una famiglia numerosa con la moglie Federica, pallavolista anch’essa.

Proprio l’amore per la sua famiglia lo aveva condotto alla scelta di abbandonare gli alti livelli della seria A1 e giocare con la squadra di Forlì di B2, dedicandosi più ai suoi cari, standogli più vicino.

Lascia quattro figli e un mondo che gli ha sempre voluto bene. Un mondo, quello pallavolistico italiano, che piange il suo primo angelo e che si stringe fortemente intorno alla famiglia e ai bellissimi ricordi del Bovo, bersaglio di un destino che non conosce bontà e raziocinio. Ciao Vigor.

Daniele Conti

Foto: liberoquotidiano.it

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