Veganismo: alla riscoperta del Lupino

Nella cucina Vegan, un posto d’onore spetta ad un legume spesso snobbato, perché considerato “povero”: il lupino.

Conosciuto fin dai tempi degli Egizi e dei Maya, coltivato 4000 anni fa nelle regioni che si affacciano sul Mediterraneo era apprezzato da Greci e Romani.

I soldati romani, che affrontavano lunghi viaggi, portavano sempre grandi scorte di lupino per ricavare una pasta da assumere come componente proteica assieme a pane e vino.

Cos’è il Lupino?

È il legume più ricco di proteine (ne contiene una percentuale del 35-40% , superando soia, piselli, fagioli, ceci). Per tali ragioni viene definito “la carne dei vegetariani”.

Parente della soja, ha un gusto migliore ed è privo di componenti simil-ormoniche, come i fitoestrogeni. Oggi fortunatamente, le sue proprietà eccezionali sono state riscoperte e siamo pronti ad elencarle in questo articolo.

Economico e versatile

I lupini sono molto economici e si possono trovare facilmente al mercato, ma prima di approdare in tavola vengono lavati e neutralizzati con una sostanza acida atta a contrastare il loro sapore amaro.

Con i semi di lupino si possono realizzare diversi piatti e ricavare affettati, hamburger vegan, pasta e prodotti sostitutivi della carne. 

Una marea di benefici

1) Grazie alla notevole presenza di fibre, i lupini sono un vero toccasana per l’intestino e combattono la stitichezza.

2) Hanno la capacità di regolare la glicemia, dunque sono raccomandati in caso di diabete. 

Ciò è dovuto alla presenza di proteine, tra cui la gamma-conglutina, che riduce lo zucchero nel sangue se assunta anche in dosi di pochi grammi al giorno. 

3) Danno un grande senso di sazietà, ideali dunque nelle diete ipocaloriche finalizzate anche all’accelerazione del metabolismo (considerate che 50 gr di lupini hanno un apporto di poco più di 50 KCal).

Le proteine del lupino possono infatti agire sul sistema del “freno ileale”, un meccanismo intestinale di risposta a diverse componenti dietetiche che porta a ridotta contrazione gastrica, ridotto appetito e perdita di peso.

4) Riducono drasticamente il cosiddetto “colesterolo cattivo” contenuto nel sangue.

Gli studi sono stati condotti in Italia sotto la guida dei gruppi di ricerca dell’Università degli Studi di Milano, coordinati dal prof. Marcello Duranti (docente del Dipartimento di Scienze per gli Alimenti, la Nutrizione e l’Ambiente dell’Ateneo lombardo).

5) Contengono antiossidanti, combattono l’invecchiamento cellulare, riducono le rughe, elasticizzano la pelle e la proteggono dai raggi UV. 

(Il suo olio è largamente utilizzato nella cosmesi).

6) Sono indicati in caso di celiachia. Da essi si ricava infatti una farina priva di glutine, che può essere sostituita alla farina classica per la preparazione di pasta e prodotti da forno. Oltretutto questa farina ha eccellenti proprietà nutrizionali, perché contiene un alto quantitativo di proteine, paragonabile a quello di carne e uova.

7) Perfetti anche per chi è intollerante al lattosio (dai lupini viene estratto il latte). 

Qualche curiosità

Non esistono varietà geneticamente modificate, perché il lupino è resistente alla trasformazione genetica. 

Oggi, gli studiosi stanno cercando di isolare gli elementi proteici per commercializzare delle “pillole” per colesterolo, diabete e pressione alta.

Allora valorizziamo il Lupino!

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