Un’idea spontanea diventa luogo di culto internazionale: il Presepe dei Netturbini di Roma

ruscelliNonostante sia stato visitato negli anni da oltre 2 milioni di Romani e turisti di tutto il mondo, in moltissimi ancora ignorano l’esistenza di un piccolo capolavoro di passione, fede e pazienza situato a pochi passi dalla Basilica di San Pietro: il Presepe dei Netturbini di Roma.

Ideato nel 1972 tra lo stupore generale da un dipendente dell’AMA di Roma (l’azienda Municipalizzata specializzata in servizi ambientali, smaltimento e trattamento dei rifiuti urbani), il Presepe è diventato nel tempo un luogo di culto nazionale ed internazionale.

Giuseppe Ianni, ideatore e curatore del Presepe dei Netturbini di Roma

Giuseppe Ianni, ideatore e curatore del Presepe dei Netturbini di Roma

Quando 46 anni fa, il Calabrese Giuseppe Ianni decise di realizzare questa opera nella sede dell’AMA di Via dei Cavalleggeri 5, era convinto di poterlo fare il Presepe più bello di Roma e si disse convinto che anche il Papa sarebbe andato a visitarlo.

Ianni, oggi in pensione ma sempre presente intorno alla sua creatura per arricchirla e spiegarla ai visitatori, ha dedicato enormi energie e fantasia al suo progetto, tanto da convincere tanti colleghi a supportarlo.

Il Presepe dei Netturbini è unico per le materie utilizzate nella sua fattura: si ispira alla Palestina di 2000 anni fa e contiene 100 case illuminate costruite con tufo e sampietrini, 4 acquedotti lunghi complessivamente 18 metri di cui 1 realizzato in tufo romano e 3 con frammenti di marmo del colonnato della Basilica di San Pietro.  Ci sono poi 4 sorgenti d’acqua e 2 pareti umide che formano stalattiti. Grande lavoro inoltre quello che è stato necessario per la realizzazione di 730 gradini realizzati con pietre provenienti da Betlemme, dai Santuari di San Giovanni Rotondo e Greccio e dal colonnato di San Pietro.

Non finisce certo qui: incastonati nelle rocce e dono di una devota signora Americana impiegata alla Nasa, sono presenti un frammento di una roccia lunare ed uno di un meteorite Marziano.

Dettaglio del Presepe con la Natività e frammento del sacro scoglio dove pregava Santa Rita da Cascia

Dettaglio del Presepe con la Natività e frammento del sacro scoglio dove pregava Santa Rita da Cascia

Ritornando alla spiritualità più alta, sono stati inserite pietre delle porte Sante dei Giubilei passati, un ramo proveniente dalla collina delle apparizioni di Medjugorje, i raggi di legno di ulivo di Betlemme posti all’ingresso del Presepe e, proprio sopra la grotta della Natività, un frammento del sacro Scoglio dove Santa Rita da Cascia si inginocchiava a pregare.

Cosa rende ancora più speciale questo stupendo dono regalatoci da Giuseppe Ianni? Papa Giovanni Paolo II ne era innamorato e vedeva in quella grotta una luce speciale, divina, tanto da visitare l’opera 24 volte durante il suo pontificato. Quella luce magica che lo catturò nella Natività ha una caratteristica speciale: è alimentata dalla stessa lampadina originale che non si è mai stata sostituita in questo lungo e decennale tragitto!

Ogni visitatore, credente o semplicemente curioso, respira sacralità entrando in questo piccolo spazio che ha la peculiarità di essere stato visitato da 4 ‘Santi’ : al già citato Papa Wojtyla, si devono aggiungere Papa Paolo VI (recentemente avviato verso la beatificazione), Madre Teresa di Calcutta e … la Madonna Pellegrina di Fatima giunta in processione a Via dei Cavalleggeri 5 in occasione del 40° anniversario della creazione del Presepe il 20 Maggio del 2012. Anche Sua Santità il Papa Emerito Benedetto XVI ha reso omaggio al Presepe. Diverso dipinti ornano le pareti della realizzazione così come l’intera sala.

Il Presepe dei Netturbini è visitabile in tutti e 365 i giorni dell’anno in mostra permanente e gratuitamente! Inutile provare ad offrire donazioni al Sig. Ianni e al team dell’AMA che si occupa dell’opera: non accetteranno nessun contributo in denaro ma vi chiederanno semmai di inviare delle pietre dei paesi di provenienza dei visitatori.

Pietre comuni o riconducibili a Santuari, Chiese e quant’altro in accordo alla volontà di rendere il Presepe un simbolico messaggero di pace, fratellanza e di unione dei popoli.

Alcune delle 2.400 pietre donate da ogni parte di Italia e del Mondo, incastonate nel Presepe

Alcune delle 2.400 pietre donate da ogni parte di Italia e del Mondo, incastonate nel Presepe

Al momento in cui è scritto questo articolo, 2400 pietre provenienti da tutto il Mondo sono incastonate sulle pareti esterne del Presepe.

Non si fermerà di sicuro il Signor Ianni nell’arricchire la sua opera che, come tutta l’AMA, ormai considera il Presepe un simbolo della Società, di Roma e della Cristianità tutta.  Continuerà a coltivare la sua passione ormai diventata un luogo di culto Internazionale.

Una visita a quest’opera assolutamente unica nel suo genere è esperienza particolare, emozionante ed arricchente, indipendentemente dalla fede professata.

Esterno del Presepe con le Pietre incastonate, il grande dipinto e i legni di Betlemme e Medjugorje

Esterno del Presepe con le Pietre incastonate, il grande dipinto e i legni di Betlemme e Medjugorje

Frammento di Pietra Lunare donata dalla NASA

Frammento di Pietra Lunare donata dalla NASA

La grotta della Natività cara a Papa Giovanni Paolo II

La grotta della Natività cara a Papa Giovanni Paolo II

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