Turismo a Roma, cosa manca alla capitale per raggiungere l’eccellenza mondiale

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Turismo a Roma. Spesso gli addetti ai lavori si chiedono quale possa essere il ruolo della Capitale d’Italia nel turismo internazionale. Dal punto di vista culturale Roma ha tutto ciò che è necessario per rivestire un ruolo mondiale di eccellenza. Invece, malgrado l’indiscutibile fascino derivante dalla sua storia e dalla sua ricchezza culturale ed artistica, non si riesce ad avere il primato in Europa e nel mondo. Con tutto ciò che ne consegue dal punto di vista del prodotto interno lordo.

Esaminiamo allora il numero degli arrivi turistici internazionali. Fermo restando che i dati risentono della crisi dovuta alla pandemia. La prima città al mondo è Hong Kong con quasi 30 milioni di arrivi. Segue Bangkok con meno di 25 milioni. Londra è la prima capitale europea e si attesta sotto i 20 milioni. Parigi sfiora invece i 18 milioni. In questa classifica Roma si attesta intorno ai 10 milioni. C’è quindi molto da fare per intercettare il turismo di qualità e non.

Turismo a Roma, gli interventi necessari

Quali sono allora gli interventi necessari nella città? Per prima cosa è necessaria eliminare la contrapposizione tra turismo alberghiero ed extra alberghiero. Ogni impresa che apre o si sviluppa è moltiplicatrice di posti di lavoro. Anche l’extra ricettivo è ormai un prodotto apprezzato dal turista più esigente, in tutte le sue forme. Il quadro delle regole, però, deve essere lo stesso dell’alberghiero. A fronte ormai di uno stesso mercato, le regole devono essere le stesse. Molte strutture extra alberghiere saranno così obbligate ad uscire dal grigio normativo. Lo faranno soprattutto gli imprenditori più capaci. Ciò sarà un volano di sviluppo per l’intera città.

A questo punto si deve ricominciare ad attrarre investimenti. Per il turismo a Roma manca una cabina di regia in grado di programmare i grandi eventi. Tali occasioni si vivono in un senso di improvvisazione intollerabile per i grandi eventi internazionali. La vicenda della mancata organizzazione delle Olimpiadi 2024 docet. Vanno creati contenitori anche con l’intervento dei privati. In caso di grandi eventi, trasporti, taxi e viabilità vanno programmati con largo anticipo ed interessando tutte le parti coinvolte. Vanno stimolate le aziende, sia le start up che quelle già esistenti a localizzare a Roma la base dei propri affari. Ma per attrarre questi investimenti, il trasporto diventa fondamentale.

Il nodo principale: mezzi di trasporto inefficienti o inesistenti

Parlare di trasporti efficienti, infatti, non significa farlo a beneficio dei turisti ma di tutti gli utilizzatori. Il trasporto serve a muoversi in città in maniera efficiente. Nel settore turistico vale la regola dei 15 minuti. Il tempo massimo per muoversi fra i vari punti di interesse non deve superare questo limite. Da questo punto di vista, Roma ha troppe carenze. La capitale d’Italia è una città con un centro storico enorme e con molteplici punti focali distanti tra loro. È impensabile che si possa visitarla unicamente a piedi. Sia da parte del turista in buona salute, ma anche dei tanti visitatori della terza età e con problemi motori.

Il trasporto è l’esempio dell’inadeguatezza delle politiche turistiche in favore delle aziende che erogano il servizio alla collettività. Trasporti inefficienti limitano i flussi turistici e soprattutto la permanenza media dei visitatori. La durata media della visita turistica a Roma e di circa tre giorni e due notti. In tale limitato lasso di tempo si tralascia tutto ciò che non è portata di mano. È l’effetto della mancanza di assi viari di veloce scorrimento per i mezzi pubblici e i taxi. Soprattutto dell’inesistenza di una estesa ferrovia metropolitana in centro.

A Roma il 30% dei flussi turistici sono trasportati dai pullman di linea. L’amministrazione ha rifiutato qualsiasi compromesso con la categoria interdicendone l’accesso al centro storico. Si considerano i bus turistici come il capro espiatorio del traffico cittadino ma non si è capaci di adottare strategie e misure serie. Bisognerebbe invece rendere maggiormente fruibile il nostro patrimonio a chi è intenzionato a pagare il biglietto. Il pullman turistico che conduce sul posto e al botteghino 50-60 turisti per volta, è uno di questi. Un sistema efficiente di trasporti allungherebbe il soggiorno medio e garantirebbe una maggiore fruibilità di siti turistici o di interesse.

Sicurezza, decoro e manutenzione urbana

I turisti debbono trovare un ambiente sicuro ed in grado di erogare loro una perfetta accoglienza. A Roma, invece, si vivono scene indecorose per una città europea. Ma anche per una megalopoli orientale come Bangkok o Hong Kong che – come si è visto – hanno avuto il doppio o il triplo dei nostri arrivi. Le aree delle stazioni sono l’esempio di questo lassismo. Vanno eliminate, con il presidio del territorio, tutte quelle forme di abusivismo e micro criminalità predatoria. La manutenzione urbana è l’altra nota dolente.

Regole semplici e chiare producono un forte sviluppo. Vanno risolte tutte quelle situazioni che nel corso del tempo non si è avuto il coraggio di affrontare. Commercio, abusivismo, somministrazione nonché la ristorazione. Fenomeni come il tavolino selvaggio, l’abusivismo commerciale o delle strutture ricettive non fanno parte della cultura europea. L’abusivismo, tuttavia, non nasce sempre da volontà fraudolenta. Nasce soprattutto da una effettiva complicazione normativa. L’incertezza normativa produce le zone grigie e la corruzione. Va quindi fatto un grande sforzo per regolarizzare le situazioni di buona fede. Queste, emergendo, possono ulteriormente dare il loro contributo allo sviluppo. Gli irregolari in malafede e i corruttori vanno invece puniti anche a tutela dell’imprenditoria sana.

Foto di user32212 da Pixabay

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