Tradizione millenaria, passione moderna: la Corsa dei Ceri di Gubbio

Gubbio 6Gubbio è stata nominata come la più bella Città Medievale e chiunque l’abbia visitata almeno una volta nella vita non può che dirsi d’accordo!

Situata nel cuore di quell’Umbria che insieme alla Toscana costituisce il polmone verde dell’Italia, Gubbio ha caratteristiche che la rendono davvero unica e che la accompagnano dalla sua fondazione che risale al periodo Paleolitico.

Le rinomate specialità culinarie che si possono gustare nei tanti ristoranti tipici (tra tutte, gli Umbrichelli al Tartufo), sono solo una chicca che si va a sommare ai ricchissimi capolavori architettonici e religiosi.

Il Palazzo dei Consoli (ultimato nel 1349) con le sue preziose Tavole Eugubine ed il suo ‘Campanone’ (1769), il Palazzo del Bargello e la celeberrima Fontana dei Matti, sono opere altissime e dominano il bellissimo panorama ed i rossi tetti della città.

Gubbio 2Numerose le chiese che si incontrano camminando per i vicoli del paese ma la Cattedrale e la Basilica di Sant’Ubaldo, che domina Gubbio dal Monte Ingino, sono sicuramente il cuore spirituale di questa cittadina.

La legenda dell’incontro che San Francesco, allontanatosi da Assisi, ebbe con il lupo nella zona di Gubbio, è parte della storia di questo paese.

San Ubaldo, Patrono della Città, è veneratissimo dagli Eugubini ed è celebrato sino dal 1160 con una festa con pochi equali al Mondo, recentemente scoperta e commentata da The Guardian: la famosa Festa dei Ceri.

Essa inizia la sera precedente con serenate e visite sotto le finestre dei Ceraioli. La mattina del 15 Maggio, decine di migliaia di persone si danno appuntamento sulla Piazza Grande per la cerimonia dell’Alzata dei Ceri, emozionantissima.

Gubbio 7La Corsa dei Ceri si tiene invece nel pomeriggio dello stesso giorno e coinvolge larga parte degli abitanti che la preparano con cura già dai mesi precedenti.              Tantissimi gli Eugubini che trasportano i caratteristici Ceri di Legno con i tre Santi (Sant’Ubaldo, San Giorgio e Sant’Antonio) per le salite e le discese del paese correndo a perdifiato. I frequenti cambi dei portatori non diminuiscono la portata di questa dedizione e le cadute sono frequentissime.

Il paese si divide nei 3 colori che corrispondono alle 3 antiche corporazioni collegate ai Santi: in giallo i fedeli di Sant’Ubaldo (muratori e scalpellini), in blu quelli di San Giorgio (merciai) ed in nero quelli di Sant’Antonio (contadini possidenti).

La folle corsa che porta i Ceri in cima alla montagna (dura solo 7-10 minuti) e le impressionanti grida di incitamento delle persone che da ore aspettano di vedere arrivare la sagoma del Cero di San Ubaldo (le urla si sentono distintamente a distanza di un paio di chilometri !), chiudono la celebrazione.

Gubbio 8Non c’è una reale competizione tra i Santi ed i Ceri come invece avviene nel Palio di Siena : Sant’Ubaldo entrerà sempre per prima in Basilica !

Chi ha avuto la fortuna di assistere sia alla Corsa dei Ceri di Gubbio che al Palio della città Toscana, non ha dubbi nel definire la prima come più emozionante, coinvolgente ed unica nel suo genere.

In un’Italia che sembra dimenticare le sue origini, vedere migliaia di giovani fieri della Tradizione che i loro avi hanno reso inimitabile, è un segnale di grande positività ed è apprezzata dalle migliaia di turisti che vi partecipano.

di Claudio Colis 

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