Tour de France, Aru veste la maglia gialla e fa sognare

Tour de France 2017 - 12th stageIl tappone pirenaico regala duelli fin sul traguardo, con Aru che affonda il colpo negli ultimi 250 metri e diventa il primo sardo a guidare il Tour de France.

LA CORSA

Abbandonati i massicci centrali Kittel ( in foto vestito di verde)  vince due tappe destinate ai velocisti, confermandosi re degli sprinter e ponendo una seria ipoteca sulla conquista della maglia verde, simbolo della classifica punti. La tappa 13 porta il Tour de France ad uno dei due momenti chiave in ottica classifica generale, i Pireni ( l’altro sarà sulle Alpi), che oggi prevedevano la tappa pirenaica di maggiore difficoltà.

I chilometri di gara tra Pau e Peyragudes sono 214 e l’altimetria è innalzata ai massimi livelli di durezza dal Col de Mentè, Port de Bales, Col de Peyresourde ed il successivo traguardo in salita a Peyragudes.

Molti tentano la fuga sin dai primi chilometri, anche l’italiano Diego Ulissi, ma la Sky guida il gruppo compatto scandendo un ritmo duro che inesorabilmente ricuce su tutti i fuggitivi.

Sul Port de Bales e sul Peyresourde il ritmo Sky sembra blindare il proprio capitano Froome, apparentemente in grado di controllare agevolmente il suo primato in classifica; i monti sono scalati senza che i big della generale tentino di attaccare, ma negli ultimi 500 metri di corsa succede di tutto.

LA GRINTA DI ARU

Tutte le polveri bagnate nei 213,5 chilometri di gara percorsi diventano esplosive negli ultimi 500 metri di gara, attacca Martin, attacca Aru, attacca Bardet, attacca Uran. Froome incredibilmente sembra in difficoltà e non riesce a rispondere agli scatti degli avversari ed inizia a perdere qualche decisivo secondo. Bardet ha lo spunto giusto per fare sua la tappa seguito da Uran, ma la zampata buona è quella di Aru che distanzia Froome e tiene sotto controllo Bardet ( in foto mentre vince la tappa pirenaica) conquistando il terzo posto e per pochi ma decisivi secondi, con una prova tutto cuore nel finale, la maglia gialla ed erigendosi a leader del Tour de France.

VERSO PARIGI

Per arrivare a Parigi mancano ancora nove tappe, di cui tre di durissima montagna ed una a crono in cui Froome è superfavorito, ma Aru da inizio Tour è sorretto da una condizione fantastica ed è stato l’unico ad avere gli spunti vincenti per mettere in crisi il favorito Froome, che comunque oggi potrebbe aver avuto solo un passaggio a vuoto, rimanendo dunque un avversario molto duro da battere. Bardet si sta rivelando molto pericoloso ma il sardo sembra in grado di poter correre con molta più cattiveria. In queste nove tappe può ancora accadere di tutto e nulla è già scritto, l’unica certezza è che Aru battaglierà con il coltello tra i denti fino all’ultimo metro disponibile e che, vestito di giallo, può debitamente far sognare tutta l’Italia del pedale. Il podio della generale vede ora il Cavaliere dei quattro Mori in testa, con 6” su Froome e 25” su Bardet, la classifica è davvero cortissima.

di Yuri Casciato

foto: Ansa

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