Top & Flop della settimana calcistica

juvequadratoSettimane di primavera come sempre ricche di impegni e partite, soprattutto, di Champions League che si intrecciano in giornate decisive per l’assegnazione dei campionati europei. La sorpresa più grande viene dalla Premier League dove il Chelsea di Antonio Conte, orfano del portiere Courtois e Marcos Alonso, perde con il classico risultato all’inglese contro lo United di Josè Mourinho che sceglie di non schierare Ibrahimovic e si affida al rapidissimo ragazzino Rushford che ha mandato in crisi la difesa a 3 dei blues siglando la rete del vantaggio. Tottenham vincente e ora a -4 dalla squadra di Conte e Premier riaperta.

Tutto invariato, invece, negli altri campionati. In Germania e Italia si rafforza, con una giornata in meno da giocare, la posizione di Bayern e Juventus che, grazie al passo falso della Roma in casa contro l’Atalanta (1 a 1 gol, il venticinquesimo di Dzeko), aumenta a 8 punti il vantaggio sui giallorossi e si prepara ad affrontare con più serenità il cammino verso la finale di Champions.

In Spagna, alla vigilia del Clasico, entrambe vincenti le due grandi della Lega: Barcellona e Real Madrid dovranno, prima di affrontarsi, cimentarsi in un impegnativo quarto di finale di Champions.

TOP – Una Juve “Galactica”

Il top della settimana non può che essere la Juventus di Massimiliano Allegri che ha schiacciato per 3 a 0 il Barcellona di Luis Enrique. Allegri ha dato una vera e propria lezione tattica al rivale spagnolo.

E’ abitudine, ormai, del tecnico toscano cambiare tattica e formazione da un certo punto della stagione e spiccare definitivamente il volo. Quest’anno sta sbaragliando la concorrenza con un 4-2-3-1 molto offensivo sulla carta ma estremamente equilibrato grazie all’abnegazione dei suoi interpreti. Chiave di tutto il grande sacrificio di Mandzukic e Cuadrado (foto in alto) sulle fasce e la sapiente regia di Miralem Pjanic, più concreto e “cattivo” da quando veste il bianconero. Pressing asfissiante e organizzazione difensiva perfetta le chiavi per soffocare il talento blaugrana. Infatti il Barcellona ha subito le ripartenze juventine ma, a sua volta, non è riuscito a imbastire, se non a tratti, le consuete trame di gioco. I giocatori bianconeri erano veloci e bravi a riposizionarsi sotto la linea della palla per soffocare le azioni del Barca ed impedire a Messi e Neymar di scambiare il pallone e di andar via in dribbling. Risultato: Barcellona quasi mai incisivo e Juve sempre in grado di far male ad una squadra che senza Sergio Busquets perde certezze ed equilibri.

E il campionato? Nessun contraccolpo, la Juventus con il minimo sforzo ha superato il Pescara di Zeman dimostrando una solidità che renderà molto difficile la “remuntada” del Barcellona al Camp Nou.

FLOP – Conte, che succede?

ConteAll’andata scintille tra Antonio Conte (foto) e Mourinho dopo il pesante 4 a 0 dei blues contro la squadra dello Special One, al ritorno nessun battibecco tra i tecnici ma rivincita sul campo da parte del portoghese che alla vigilia aveva detto “Giuda è ancora il numero uno” scherzando sul nuovo soprannome datogli dai tifosi del Chelsea dopo il passaggio agli odiati rivali di Manchester.

E lo Special One ha dato, almeno in questa partita, una lezione tattica a Conte, schierando a sorpresa il giovane e veloce Rushford contro la statica difesa a 3 dei blues che, complice l’infortunio di Alonso, ha dovuto rinunciare ad Azpilicueta dirottato a centrocampo. Conte in panchina è una furia perché in campo il suo Chelsea non c’è. Diego Costa e Rojo non si risparmiano colpi bassi, Hazard soffre la marcatura di Herrera (autore del raddoppio) e per vedere qualcosa che vagamente ricordi un’occasione da gol bisogna aspettare il recupero: tutta la produzione offensiva dei Blues nel primo tempo è un tiraccio di Costa da fuori area che esce di parecchi metri. La musica non cambia nel secondo tempo e lo stesso allenatore italiano, a fine gara, deve ammettere che la Premier sarà incerta fino all’ultimo.

di Aldo Spinelli

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