Thomas Wolfe, il “Genius” della scrittura scoperto da Max Perkins

genius-movie-quotesÈ uscito ieri 9 novembre nelle sale italiane “Genius”, il film che racconta la storia dello scrittore statunitense Thomas Wolfe e Max Perkins, l’editor della casa editrice Scribner che pubblicò i suoi libri.

“Genius” è un film biografico ispirato al libro “L’editor dei geni” scritto da Andrew Scott Berg. Il film è ambientato nella New York degli anni Trenta, e vede come protagonisti un giovane Thomas Wolfe, interpretato Jude Law, e uno degli editor più affermati dell’epoca, Colin Firth nella parte di Max Perkins. Nel cast anche Nicole Kidman nei panni della compagna dello scrittore. Ma chi sono i due protagonisti del film?

Max Perkins all’ombra di grandi capolavori letterari

Maxwell Perkins è stato un celebre editor della casa editrice Scribner e, attraverso il suo coraggio e i suoi suggerimenti su come rendere un romanzo “pubblicabile”, scoprì e rese noti alcuni tra gli scrittori ad oggi maggiormente conosciuti ed apprezzati.

Nonostante la casa editrice per cui lavorava fosse nota per la pubblicazione di autori di grande fama, Perkins preferì sempre pubblicare giovani scrittori emergenti.

La sua prima grande scoperta fu Francis Scott Fitzgerald. Nel 1919 conobbe questo giovane scrittore – del tutto sconosciuto e per di più con forti problemi di alcol – e lo aiutò nella stesura di tutti i suoi lavori, incluso “Il grande Gatsby”.

Nel 1924 fu proprio Fitzgerald a presentargli un giovane con la passione per la pesca e le corride, di nome Ernest Hemingway. Quest’ultimo pubblicò con l’aiuto di Perkins alcuni dei suoi capolavori come “Fiesta”, “Addio alle armi”, “Per chi suona la campana”. E, cinque anni dopo la morte dell’editor, gli dedicò “Il vecchio e il mare”.

Ma la più grande sfida professionale di Perkins fu sicuramente Thomas Wolfe, scrittore di grande talento altrettanta mancanza di auto-disciplina artistica.

Thomas Wolfe, un fiume di parole ribelli

lookhomewardangelThomas Wolfe era un “ragazzo piuttosto disorganizzato” per il quale Perkins intraprese una storica sfida con la Scribner, che nell’autore vedeva solo una fonte di problemi.

Wolfe aveva la grande capacità di scrivere senza sosta come un fiume in piena. Una benedizione per certi versi, ma una maledizione per altri dato che era molto attaccato ad ogni singola frase che scriveva e che i suoi libri somigliavano più a dettagliate enciclopedie che a romanzi leggibili dal grande pubblico.

Il suo incontro con Max Perkins avviene nel 1929 dopo continui rifiuti da parte delle altre case editrici. Grazie a Perkins presero forma “Angelo, guarda il passato” e “Il fiume e il tempo”.

Nonostante il successo dei suoi romanzi, Wolfe, ad un certo punto della sua carriera, cominciò a provare forti risentimenti per l’editor che, a suo dire, si era preso troppe libertà nella revisione del romanzo e aveva rifiutato tantissime bozze proposte dallo scrittore. Nonostante questo, sul punto di morte, avvenuta prematuramente a soli 38 anni, mostrò tutta la sua profonda amicizia e devozione nei confronti dell’editor Max Perkins.

Ecco il trailer del film:

di Arianna Orlando

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata

Per inserire il commento devi rispondere a questa domanda: *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.