“The Donald” vince nell’Indiana. Cruz si ritira e Sanders ‘scaccia’ Hillary

Cruz_Trump-1I tentativi di bloccare “The Donald” Trump sono falliti miseramente nell’Indiana. Trump vince anche in questo stato costringendo Cruz ad abbandonare la corsa alla Casa bianca. Per Trump è una vittoria importante, perché oltre aver guadagnato ulteriori delegati per la nomination, vincendo una scontro “diretto” contro il suo più temibile avversario, vince anche contro chi nel suo partito lo esorta combattendo. A questo punto c’è poco da dire, neanche un’alleanza tra Cruz e Kasich,  ha retto contro Trump, quindi è inutile negare che Trump piace all’elettorato repubblicano, e quindi è impossibile ormai cercare di fermarlo.

Il Partito repubblicano dovrà a questo punto decidere se puntare tutto su Trump, sperando che vinca le presidenziali, oppure mettere in conto una sconfitta e abbandonare di fatto la corsa alla Casa Bianca. Altro risultato interessante è la vittoria di Bernie Sanders contro la Clinton. Nulla di travolgente, certo, il margine di Hillary Clinton è molto ampio difficile da recuperare per Sanders, ma anche qui si dimostra che il candidato “principale” non gode di ottima salute.

I candidati “ufficiali” o perdono (vedi Joe Bush e Cruz) o faticano a vincere vedi Clinton, dimostrazione questa, che l’elettorato americano in questa fase storica, cerca qualcosa di diverso dal sistema politico, accusato di essere troppo lontano dai bisogni reali della società, e troppo asservita a un potere economico finanziario, che si disinteressa completamente dello sviluppo sociale e economico della popolazione. Forti critiche in questo senso arrivano anche sul modello elettorale utilizzato fino ad ora. A detta di molti, infatti, questo sistema delle primarie, impedisce all’elettorato di esprimersi in massa per il candidato, ma solo per i delegati, e qui la polemica infuria sulla loro scelta, finendo per escludere una grande parte dell’elettorato, quella che non si riconosce esclusivamente nei due maggiori partiti.

Comunque sia ora i due Partiti dovranno iniziare a studiare le strategie per non perdere, ma soprattutto di unire l’elettorato sui due candidati, che come si è potuto notare fino adesso, per motivi diversi non godono certo di un grande consenso.

di Gianfranco Marullo

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