The Cloisters, ovvero il medioevo a New York

Se andate a New York e, tra le altre cose, volete visitare il Metropolitan Museum, sappiate che la gigantesca struttura museale ha la sua storica sede a Central Park, tra la 5th Avenue e la 82th Street, ma che ha anche due distaccamenti: il Met Breuer, che occupa le ex sede del Wthitney Museum, tra la Madison Avenue e la 75th Street, e il Met Cloisters, altezza 190th Street, periferia nord di Manhattan.

Sebbene con lo stesso biglietto possano essere visitati, nello stesso giorno, tutti e tre, solo in pochi si spingono fino al The Cloisters perchè, così a nord di Manhattan, sembra fuori mano. Invece merita assolutamente. Quindi non siate pigri, salite sulla linea A della metropolitana e scendete alla fermata 190th Street: ipotizzando che partiate dal Village, ci impiegherete circa mezz’ora.

Uscendo dalla stazione della metro, che ha la foggia di un castelletto medioevale, e girando sulla destra, vedrete l’ingresso del Fort Tryon Park: è un’oasi verde splendidamente disegnata, attorno al 1927, dal paesaggista Fredrick Law Olmsted  Jr che di parchi se ne intendeva, essendo figlio dell’omonimo Fredrick Law Olmsted, disegnatore, insieme a Calvert Vaux, di Central Park. 

I sentieri del Fort Tryon Park si allungano verso nord: sono asfaltati, il che toglie un po’ al romanticismo del posto, ma si snodano tra prati verdi, boschi di alberi ad alto fusto e giardini decorati di fiori. I soli suoni che si sentono sono quelli del vento ed il cinguettio degli uccelli: una pace così è pressoché introvabile a Manhattan.

Passeggiando nel parco, alla vostra sinistra vedrete scorrere l’Hudson e, dall’altra parte del fiume, ammirerete le favolose Palisades, vallate verdi del New Jersey, rimaste vergini anche grazie al contributo del finanziere e filantropo John D. Rockfeller. Quando comprò i 66 acri di terreno per trasformarli nel Fort Tryon Park, infatti, il filantropo acquistò anche la valle sulla sponda opposta dell’Hudson per poi regalarla al Palisades Park del New Jersey affinché venisse annessa a quell’area protetta e per far sì, in questo modo, che la vista dal Tryon Park rimanesse per sempre inalterata.

Il The Cloisters sorge sulla cima di una piccola collina ad ha le fattezze di un monastero antico ma non è antico nè è mai stato un luogo di culto. 

La sua creazione è merito di una sinergia tra il Metropolitan Museum, John Rokfeller D. Jr e George Grey Barnard. 

Quest’ultimo, nato in Pennsylvania nel 1863, fu uno scultore di successo ed un grandissimo appassionato di arte medioevale, tanto che dette fondo alle sue finanze per comprare mura, affreschi, colonne, capitelli, porte, arazzi e qualsiasi altro oggetto avesse a che fare con il medioevo. Per la sua collezione, che contava circa 5.000 pezzi datati tra il IX ed il XV secolo, Barnard creò un museo che chiamò Gerorge Grey Berard’s Cloisters: desiderava che tutti gli americani, specie i giovani, potessero godere dell’arte medioevale e trarre da essa ispirazione. 

L’edificio sorgeva a Washington Heigts, un po’ più a sud rispetto a dove oggi si trova il The Cloisters.

Nel 1925, indebitato fino al collo, Barnard vendette la sua collezione, al prezzo di 600.000 dollari, a John D. Rockfeller Jr che, pochi anni dopo, acquistò il terreno a nord del museo, lo trasformò nel Fort Tryon Park e poi donò tutto al Metropolitan Museum.

Il museo venne costruito tra il 1931 ed il 1938 su incarico del Metropolitan. L’edificio evoca i monasteri medioevali, con un grande campanile rettangolare ed i chiostri interni, e l’architetto Charles Collens seppe sfruttare al meglio la collezione di Barnard: la inserì direttamente nella struttura.

Così alcune colonne e capitelli del Cuxa Cloister appartenevano ad un monastero francese del XII secolo, le mura della Fuentidueña Chapel sono, in parte, quelle della omonima chiesa spagnola del XIII secolo, nelle finestre della Late Gothic Hall sono inseriti vetri a piombo cinquecenteschi (non proprio medioevale ma ci stanno bene lo stesso) e così via, in un incastro tra nuovo e antico che rende il The Cloisters un museo sui generis.

Venne inaugurato il 14 maggio 1938, solo pochi giorni dopo la morte di Barnard, il cui amore per l’arte medievale ne aveva permesso la costruzione e alla cui memoria il The Cloisters è per sempre legato. 

Molto interessante è anche il Treasury, la mostra di orpelli religiosi che occupa il pian terreno. Tra le cose che attraggono, a parte alcuni dittici scolpiti in avorio risalenti al 1200, due pettini liturgici in osso, provenienti dalla Francia, datati tra il XII ed il XIII secolo: pare che nel medioevo, la pettinatura dei capelli facesse parte dei rituali preparatori che i sacerdoti seguivano prima di dire Messa.

Di oggetti ce ne sono molti e potrete passerete diverso tempo a curiosare nelle teche.

Dopo aver bevuto qualcosa al The Trie Café (aperto solo da aprile ad ottobre), sedendo in uno dei tavolini disposti lungo i portici del Trie Cloister, al piano terra del museo, sarete pronti per riattraversare il parco e tornare nel caotico cuore di Manhattan, ricaricati da questa visita nel silenzio e nell’arte.   

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