Terremoto Amatrice-Accumoli: recuperate nuove opere d’arte

amatriceL’arte salvata dai detriti e la funzione sociale dell’arte. “Prosegue l’opera di recupero del patrimonio culturale ecclesiastico nelle aree del sisma, ha dichiarato il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, “condotto con grande professionalità, esperienza e capacità dai tecnici del ministero. Ringrazio il personale dei vigili del fuoco, della protezione civile e del Comando Tutela Patrimonio Culturale per la preziosa collaborazione che prestano a questa importante attività“.

A quasi un mese, infatti, dal terremoto che il 24 agosto scorso ha devastato l’Italia centrale, soprattutto i Comuni di Amatrice ed Accumoli, continuano i recuperi di tele, pale d’altare, arredi, dalle chiese delle zone terremotate. I tecnici delle squadre “rilevamento danni” del MiBACT sono intervenuti in soccorso delle chiese di due frazioni del comune di Amatrice a Rocchetta e Poggio Vitellino, recuperando tele, oggetti, arredi.

A Rocchetta è stata salvata la campana di bronzo della chiesa di Madonna del Monte, mentre dalle macerie della chiesa di Sant’Emidio a Poggio Vitellino sono stati estratti arredi e paramenti liturgici, tra cui la “Madonna Immacolata” firmata Enrico Scifoni, diverse tele di grandi dimensioni e tre reliquiari. Tutte le opere sono state portate al deposito allestito a Cittaducale nella Scuola del Corpo Forestale dello Stato. Recuperati e portati all’Archivio di Stato di Rieti, anche gli archivi parrocchiali di Sant’Agostino ad Amatrice. Precedentemente, come ricordiamo erano state recuperate anche la copia della Sacra Sindone conservata a San Francesco di Borgo a Arquata del Tronto, messa in salvo insieme ad un tabernacolo policromo e due teche, tutte opere in legno di grande pregio, ora messe in sicurezza nel deposito diocesano del duomo di Sant’Emidio ad Ascoli Piceno.

Recuperati e portati all’Archivio di Stato di Rieti, come dicevamo, anche gli archivi parrocchiali di Sant’Agostino ad Amatrice, questo per sottolineare una buona notizia, nel drammatico scenario.

L’importanza dell’arte

Immaginiamo la nostra vita come un viaggio che attraversa secoli d’arte ed  opere di alcuni tra i più grandi artisti della storia dell’arte. L’obiettivo di questo nostro viaggio sarà rispondere ad alcune domande che possono sembrare scontate e banali, ma in un mondo e in un Paese in cui l’arte e la cultura vengono messe sempre più in secondo piano, è sempre doveroso e necessario ribadire le risposte. Alla fine del nostro viaggio capiremo quindi a che cosa serve la storia dell’arte, perché studiarla, perché coltivare l’amore per le opere d’arte; alla fine di questo nostro viaggio immaginario, potremo comprendere il perchè sia doveroso salvare importanti e preziose opere d’arte: è fondamentale per recuperare la nostra memoria storica, per la funzione sociale importante e fondamentale del nostro vivere. Perchè abbiamo bisogno di radici, di passato, di futuro.

L’omaggio del sindaco di Amatrice

A un mese dal disastro, dunque, è  arrivato anche il tempo per la riflessione e per  il ricordo.

Domenica 25 settembre, presso il Parco comunale Minozzi, il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, inaugurerà una lapide in onore delle vittime del sisma dello scorso 24 agosto.

La pietra e l’area attorno sono realizzate dai militari dell’Esercito.

di Alessandra Paparelli

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