Swartz: la rete si mobilità in nome della libertà

© Copyright 2013 CorbisCorporationEra lo scorso 11 gennaio quando Aaron Swartz, 26 enne co-fondatore di Reddit, ha deciso di togliersi la vita.

Il ragazzo era finito sotto inchiesta due anni fa per aver diffuso in rete milioni di articoli accademici dal sito a pagamento JStor. La famiglia accusa adesso il Massachusetts Institute of Tecnology ed i magistrati di persecuzione giudiziaria per un “presunto crimine senza vittime”.

Ieri si è scatenata la rappresaglia di Anonymous, i guerriglieri della rete hanno infatti hackerato il sito del Mit mandandolo fuori uso ed affiggendovi un messaggio: “Questa tragedia deve diventare la base per una riforma della legislazione sui crimini informatici, e su come viene applicata da procuratori troppo zelanti. Può rappresentare un’occasione per rivedere le leggi sul copyright, che proteggono i guadagni di pochi a sfavore del beneficio di molti. Ancora, la tragedia di Aaron può essere la base per un rinnovato impegno per garantire a tutti una Rete libera da censura, e accessibile da chiunque”.

In rete si moltiplicano le iniziative in onore del ragazzo e degli ideali per i quali si batteva, su Twitter molti ricercatori stanno pubblicando gratuitamente i documenti relativi ai loro studi con l’hashtag #pdftribute.

Il preside del Mit, Leo Rafael Reif, ha disposto una inchiesta interna per chiarire la posizione dell’istituto, sul sito della Casa Bianca nell’area riservata alle petizioni popolari sono nate due iniziative: una per l’assoluzione postuma di Swartz e un’altra per la rimozione dal ruolo di Carmen Ortiz, procuratore dello Stato del Massachusetts.

di Redazione

foto: daily.wired.it

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