“Sul concetto di volto nel Figlio di Dio” Castellucci nel mirino della critica

vaticano

Lo spettacolo teatrale di Romeo Castellucci “Sul concetto di volto nel Figlio di Dio”, in cartellone dal 24 gennaio al Teatro Franco Parenti di Milano, è sotto accusa da parte di alcuni gruppi ultracattolici come Militia Christi perché «offensivo nei confronti dei cristiani». Lo stesso spettacolo era stato accusato di blasfemia anche nello scorso autunno a Parigi.

“Sul concetto di volto nel Figlio di Dio” parla di un padre vecchio e incontinente, accudito dal figlio che deve pulirlo dalle feci.  Sullo sfondo campeggia  la gigantografia del volto di Cristo di Antonello da Messina.
La scena incriminata, che non è rappresentata nell’edizione italiana, mostra alcuni ragazzi che lanciano contro l’immensa immagine del volto di Gesù sassi e finte granate, che hanno tutto l’aspetto di escrementi, mentre sul volto di Gesù appare la scritta: “You are not my shepherd”. Tu non sei il mio pastore.

Monsignor Peter Wells, assessore agli Affari generali del Vaticano, in una lettera datata 16 gennaio, definisce quest’opera teatrale «offensiva nei confronti di nostro Signore Gesù Cristo e dei cristiani». «Sua Santità – continua il rappresentante del Clero – ringrazia vivamente per questo segno di spirituale vicinanza e, mentre auspica che ogni mancanza di rispetto verso Dio e i Santi e i simboli religiosi incontri la reazione ferma e composta della comunità cristiana, illuminata e guidata dai suoi pastori, le augura ogni bene».

La Chiesa attacca l’arte come faceva nei secoli scorsi, anche se la crudezza della rappresentazione probabilmente giustifica questo tipo di giudizio.

Matteo Testa

Foto: ravennaedintorni.it

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