“Solo per te”: la collezione Autunno-Inverno 2020/21 di Vittorio Camaiani

Continua il cervellotico dibattito tra Vittorio Camaiani e la produzione di quel senso della moda attuale. 

Dopo Camaiani nelle stanze di Capucci, la Primavera Estate 2020 – collezione sospesa e celebrativa del passato -, che fa da apripista alle genuine riflessioni dello stilista marchigiano, con la presentazione di Solo per te, linea Autunno-Inverno 2020/21, il poeta della moda si interroga ancora sul futuro del fashion system, non rinunciando all’idea di una couture bellamente italiana, intesa come panacea dei mali di questo tempo così difficile.

Tutto parte dall’invito, presso l’Hotel Santa Chiara a Roma. Un mucchio di etichette ricamate a mano con nomi femminili, campeggia sulla locandina della presentazione, in uno spazio evocativo costruito ad hoc per articolare quella dedica esplicita che dagli abiti, lo stilista fa singolarmente alle sue amiche clienti. Terry, Irma, Beatrice, Simonetta, Jeanne, Lucrezia solo per citarne alcune. Un incontro di due giorni, distanziato e su appuntamento, che la scorsa settimana ha permesso di prendere parte all’inedito racconto stilistico.

Dietro la costruzione di proposte comfort, in punta di piedi Vittorio Camaiani si dedica a capi pensati per accompagnare la sua amata clientela, in una quotidianità ormai riscritta, perché “dominata dalla convivenza forzata con un’emergenza sanitaria senza precedenti”. Una rotta, quella dell’introversione, che la moda Camaiani percorre alla ricerca spensierata di certezze e good vibes, e con lo scopo di indagare dall’interno, questo tempo surreale e per niente rassicurante.

Nel riavvolgere il nastro, l’ironia e la stravaganza sono ingredienti ben dosati dal designer marchigiano, che con un senso di equilibrio, mette a supporto della rappresentazione di una bellezza quasi androgina. Tra linearità e geometrie misurate, la femminilità è forte e decisa, e sembra trastullarsi con l’attitudine del maschile/femminile: le bombette da uomo sovrapposte, i pantaloni con pinces stretti da nastri di seta, il doppiopetto sartoriale con ampi rever.

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E poi, la palette cromatica. A parte il nero e il blu, i colori sono polverosi – grigio, rosa, verde, ocra – declinati con un livello basso di saturazione, complice la scelta dei materiali, dietro al desiderio di offrire bellezza “come il più potente antidoto alle inquietudini contemporanee”. Dal pregiato cachemire di capispalla double, che di notte è illuminato dagli inserti in satin, ton sur ton, pronti a riflettere le luci al crepuscolo, al crêpe de chine delle camicie intarsiate con strisce di seta, che il designer paragona a delle possibili vie di fuga, in un gioco suggestivo e scacciapensieri. 

Consapevole di una mondanità controllata, la donna Camaiani resta dunque abbarbicata al concetto di eleganza senza tempo. Audace e disciplinata a coltivare l’attenzione in modo saggio e pulito, ha perso grammi di leggerezza, ma è solo frutto di uno sguardo rivolto al presente, di un vivir smart, senza corsa e senza stress, verso un progredire cosciente, compiuto con movenze gentili e magari un passo alla volta. 

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