Sesso kinky: devianza o normalità in 12 posizioni erotiche

Il sesso è oggetto di conversazione ad ogni latitudine e longitudine. Anche la ricerca si è spesso interessata alle “sfumature di grigio” che avvengono tra le lenzuola.  

In particolare si è posta molta attenzione al cosiddetto “sesso kinky” (ossia bizzarro) che riguarda diverse trasgressioni sessuali.

Ricercatori e psicologi a confronto

Il BDSM (abbreviazione di Bondage, Disciplina e Dominazione, Sudditanza, Sadismo e masochismo) è patologizzato nel Manuale Diagnostico e Statistico dell’American Psychiatric Association. Qui, il sadismo sessuale e il masochismo vengono elencati come “parafilie” (pulsioni per attività sessuali insolite ) e comprendono le persone che hanno fantasie sessuali, impulsi o comportamenti che implicano l’infliggere (o aver inflitto a se stessi) sofferenza psicologica o fisica per aumentare o raggiungere l’eccitazione sessuale (compreso l’essere picchiati, umiliati, legati o torturati).  

Stando infatti ad una ricerca condotta su 1.300 volontari (di cui 900 dediti al sesso kinky), pubblicata sul Journal of sexual medicine, gli amanti di questa pratica erotica “sono meno nevrotici, più estroversi, più aperti a nuove esperienze, più coscienziosi, meno sensibili al rifiuto, hanno un benessere soggettivo più elevato, ma caratterialmente meno accondiscendenti”.

Un altro studio del 2009 sottolinea che “le coppie impegnate in attività sadomasochistica (SM) positiva e consensuale hanno livelli più bassi del cortisolo, l’ormone dello stress dannoso, e hanno anche riportato maggiori sentimenti di vicinanza e intimità alla relazione dopo il loro gioco sessuale”.

Anche i BDSM difendono tali pratiche erotiche, tanto che il loro slogan è “Safe, Sane, Consensual” (SSC), contrastando esplicitamente i presupposti popolari secondo cui le attività BDSM siano pericolose, mentalmente malsane e abusive.  

Perché soffrire?

Perché ad alcune persone piacciono gli aspetti del dolore, laddove per altri ciò provoca disagio ed un completo spegnimento del pathos erotico?

Questa domanda verte su un pensiero abbastanza comune, secondo cui il BDSM sarebbe tutto incentrato sul “dolore”. 

In realtà, diversi aspetti (ad esempio schiavitù, dominio e sottomissione) potrebbero non riguardare nemmeno la stimolazione fisica e molti BDSM antepongono il ruolo di potere o piacere al dolore. Insomma, la stimolazione fisica può essere considerata essenzialmente come un “continuum”, che differisce per persone diverse e in momenti diversi.

Cosa vuol dire sesso kinky?

Il prof. Fabrizio Quattrini, docente all’Università dell’Aquila di Clinica delle parafilie e della devianza e autore di “Parafilie e devianza” (Giunti Editore), afferma “È la definizione di una sessualità atipica. Nell’espressione sono comprese più categorizzazioni, che possono essere il BDSM e i vari feticismi”. 

Almeno 5 categorie 

Gli studiosi hanno individuato almeno 5 categorie di sesso kinky:

1) BDSM, che passa dalla leggera sculacciata, al gioco di ruolo dominante/sottomesso, dal bondage ai giochi che prevedono del dolore;

2) Fantasia e giochi di ruolo: la fantasia è uno degli elementi fondamentali del sesso kinky.

Si possono simulare o semplicemente sussurrare scenari immaginari, indossare costumi o recitare ruoli stuzzicanti.  

Termini di uso comune nelle comunità kinky come “gioco e scena” sottolineano infatti un’esplicitazione sulla teatralità della loro sessualità.  Queste “queermesses“, possono servire a dissolvere sia le narrazioni della “naturalezza” dell’orientamento e dell’azione sessuale, sia le connessioni normative stabilite tra gli atti sessuali e la stabilità dell’orientamento/genere dell’identità sessuale. 

Secondo i ricercatori, il mimetismo messo in scena è addirittura un valido supporto per rafforzare una nozione di genere “performativo”; 

3) Feticismo: in questo caso, l’oggetto dell’attenzione sessuale è rivolta ad una parte del corpo, che non è necessariamente un organo sessuale. Nella top ten: piedi e scarpe, pelle o gomma, indumenti vari e perfino il pannolino;

4) Voyeurismo ed esibizionismo: tra le fantasie più comuni fra i voyeuristi c’è quella di spogliarsi o spiare una coppia che fa sesso, mentre gli esibizionisti amano fare sesso in un luogo pubblico; 

5) Sesso di gruppo: Secondo il rapporto Sexual diversity in United States del 2017, questa sarebbe la pratica kinky più diffusa: l’avrebbero sperimentata almeno circa il 14 % degli americani (di cui il 18% degli intervistati di sesso maschile) nella variante a 3 e l’8,8% in quella di gruppo dal numero non definito.

Le posizioni kinky

Il kinky predilige delle posizioni ben precise.

1) Di “terga”

Questa posizione risulta molto “animalesca”, primitiva e si presta bene ad infliggere sculacciate, tirare i capelli o dare pizzicotti nelle parti intime. 

2) La carriola seduta

Particolarmente indicata a coloro che vogliono sperimentare un piccolo gioco anale durante il sesso penetrativo. Questa posizione dà al partner un facile accesso a entrambi gli orifizi, mentre l’angolazione consente di andare in profondità.

3) La cavallerizza “standard”

Consente alla donna di dominare il partner. Per un maggior effetto kinky, è consigliabile bendare gli occhi del maschietto con una sciarpa o una cravatta di seta, entrando così nel territorio della schiavitù.

4) Il gioco del flipper

Questa posizione, prevedendo appunto di simulare il gioco del flipper, lascia libere le mani al partner in modo da consentire di esplorare facilmente le zone erogene.

5) Il ragno

Nella posizione del ragno, già codificata nel kamasutra, la donna è sdraiata a pancia in su con le gambe piegate e, reggendosi sulla punta dei piedi, solleva il bacino. L’uomo, inginocchiato, si insinua tra le sue gambe, sorreggendola ed afferrandola per le cosce o i glutei. È il miglior modo per stimolare le zone erogene femminili e raggiungere l’orgasmo simultaneamente.

6) Cross-Booty

Nel Cross-Booty si può offrire un delizioso massaggio sensuale dappertutto. La partner va fatta sdraiare sulle ginocchia, con i fianchi sollevati in modo che si possa penetrare. È una posizione perfetta per dare inoltre un piccolo schiaffo, con la mano, o con un giocattolo.

7) Zangola per burro

Grazie alla forza di gravità, il partner che sta in piedi riesce a schiacciare piacevolmente la compagna, contorta in una posizione a forma di “pretzel”. La donna si dovrà trovare sdraiata sulla schiena con le gambe sollevate e piegate, in modo che le caviglie si trovino su entrambi i lati della testa del partner.

Questa posa funziona bene anche con gli accessori e dicono sia il top quando si fa gocciolare nel corpo e in bocca della partner dello sciroppo di cioccolato, panna, miele o altro.

8) Ferro da stiro

Si tratta di una posa molto selvaggia in cui ci si sottomette posizionandosi a faccia in giù. Per intensificare l’esperienza, bisognerebbe porre delle cinture sotto il letto per bloccare il corpo o utilizzare un cuscino sotto i fianchi.

9) Sesso in piedi 

Il sesso in piedi sicuramente è molto stravagante. Per renderlo più eccitante, basta usare una cravatta o dei polsini per trattenere i polsi e le caviglie ed il gioco è fatto.

10) Cavallerizza al contrario

Questa posizione offre al partner una visione completa del fondoschiena. Per un effetto sado, l’uomo può appoggiarsi all’indietro e praticare un leggero soffocamento, o magari spingersi sul petto del proprio partner.

11) Danza classica

Ci si posiziona in piedi e si avvolge una gamba sui fianchi del partner. Sebbene sia una posizione relativamente semplice, essa offre un’esperienza unica e intima rispetto ad alcune delle altre posizioni erette. Inoltre si presta bene per dare inizio ad un giro di parole spinte.

12) Il presidente

Quella del presidente è una posa stravagante con cui si può esplorare il voyeurismo o l’esibizionismo. Indossando un’ampia vestaglia o un asciugamano, la donna si siede sopra il partner e guarda altrove, mentre il partner, con fare autoritario (da “presidente” “uomo di potere”), inizia a spogliarla. Per sperimentare la deprivazione sensoriale, sarebbe meglio indossare  una benda. 

Importante che sia consensuale

sesso kinky

Il kinky in generale, ma soprattutto il BDSM consentono alle persone di giocare con nozioni di genere, di dominio, sottomissione, attività e passività (nelle combinazioni che coinvolgono un uomo e una donna, così come nelle combinazioni dello stesso sesso, transgender e partner multipli).  

Inoltre, potenzialmente (sebbene non inevitabilmente) forniscono un’alternativa a narrazioni forti del sesso come genitalmente focalizzate, (non sono solo i genitali l’oggetto del desiderio).

Riguardo alle differenze di consenso, c’è ancora uno slittamento linguistico, raramente messo in discussione, tra il sadismo sessuale come atto la cui carica erotica è acquisita proprio dal suo status non consensuale, e il sadismo e il masochismo nel BDSM, dove lo stato esplicitamente negoziato o concordato dell’atto è la chiave per l’eccitazione sessuale.

In realtà, queste forme di sesso trasgressivo servono solo ad esplorare le fantasie più nascoste e fluide. Per restare “sane” devono tuttavia essere pienamente condivise dalla coppia: una libera scelta, in buona sostanza.

Affinché ciò accada, sarebbe opportuno iniziare il gioco in maniera graduale e lenta, parlandone prima con il partner, condividendo pienamente ogni desiderio e ogni fantasia e stabilendo limiti e confini entro cui muoversi. Le persone non dovrebbero infatti sentirsi costrette a compiere alcun tipo di atto sessuale, ma sperimentare una forma sempre più  libera ed espressiva dell’”ars amandi”.

Conclusioni 

Che ci piaccia o no, il sesso kinky è stato mercificato per vendere di tutto: dallo yogurt ad ogni genere di gingillo erotico nei sexy shop, tra cui accessori come manette, frustini, bende, ecc.

I sexy shop e le riviste popolari incoraggiano le donne eterosessuali a incorporare pratiche “stravaganti” per ravvivare le loro vite sessuali monogame e mantenere i loro partner perennemente frizzanti. Non sono immuni dal fiuto dei soldi anche i programmi tv mainstream, tanto che sono in aumento le serie tv su questo tema.

Agli spettatori l’ardua sentenza: normalizzarlo o patologizzarlo?

Foto di copertina di press 👍 and ⭐ da Pixabay

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