Serie A: attesa finita, il Campionato riparte il 20 giugno

Si attendeva da tempo l’ufficialità. La Serie A (così come la Serie B interrotta alla ventottesima giornata) può ripartire sabato 20 giugno. Dopo una serie di rinvii e la concreta possibilità di interrompere definitivamente il campionato di Serie A è arrivata, invece, la conferma di una ripartenza difficile ma necessaria.

L’atteso confronto tra il ministro Spadafora e il mondo del calcio, più volte rinviato, ha avuto inizio intorno alle 18:30 di ieri per concludersi con la soluzione definitiva dopo qualche ora.

Spadafora dopo l’incontro con il premier Conte e le forze del calcio (Figc, Associazione calciatori, allenatori e arbitri, Leghe) ha finalmente sciolti i nodi di una decisione complicata che porta con sé già molte critiche ma, per gli amanti del calcio, finalmente termina un periodo di incertezze.

La Serie A è pronta a ripartire, la riunione decisiva dà esito positivo

Il via libera non era scontato e ancora oggi non mette tutti d’accordo, ma la decisione non poteva più essere rinviata. Ripartiranno quasi tutti i campionati e quello Italiano, la Serie A, non poteva essere da meno considerando l’enorme interesse economico che smuove. Certo le perplessità relative ai contatti in campo tra giocatori che poi in panchina si distanziano con tanto di mascherina, non possono essere ignorati ma, a questo punto, tutto dipenderà da come si affronteranno eventuali casi di positività.

L’attesa è finita, il ministro dello sport Spadafora ha deciso, la Serie A riparte

“È stata una riunione molto utile con tutte le componenti della FIGC: come abbiamo detto sin dal primo momento il calcio sarebbe ripartito con le condizioni di sicurezza e con l’ok di CTS ai vari controlli. L’Italia sta ripartendo ed è giusto che lo faccia anche il calcio, il CTS ha confermato la necessità imprescindibile della quarantena fiduciaria nel caso in cui un calciatore dovesse risultare positivo, eventualità che non ci auguriamo. Il percorso dei tamponi non dovrà ledere le necessità generali di tutti i cittadini italiani”

Come comportarsi in caso di ulteriore stop: Alla luce di queste considerazioni ho fatto presente alla FIGC che se dovesse riemergere l’emergenza sanitaria, il campionato dovrebbe essere nuovamente sospeso. LA FIGC ha spiegato che esiste un piano B e un piano C: playoff e playout oppure la cristallizzazione della classifica, come si dovrà fare è una decisione che spetta alla FIGC. Il campionato riprende il 20 giugno, mi sono già confrontato anche con il presidente del consiglio Conte”.

Si riparte dalla Coppa Italia? La decisione non è ancora chiara

“Il mio auspicio – ha proseguito il ministro – è che si possa, nella settimana dal 13 al 20, completare la Coppa Italia, sarebbe una ripartenza a beneficio di tutti gli italiani essendo la competizione sul servizio pubblico. Inoltre oggi è una giornata positiva, anche perché il ministro dell’Economia Gualtieri ha firmato il decreto per i 230 milioni per il bonus dei lavoratori sportivi. Si sta avverando il mio auspicio che tutto il mondo dello sport potesse ripartire contemporaneamente, smentiamo la storiella che io avessi qualche riserva sul mondo del calcio».

Entusiasmo condiviso dal presidente Figc Gravina e da Del Pino, presidente Lega A

La decisione del ministro Spadafora è accolta con entusiasmo da più parti.

Gravina: “La ripartenza del calcio rappresenta un messaggio di speranza per tutto il Paese. Sono felice e soddisfatto, è un successo che condivido con il ministro Spadafora e con le componenti federali. Il nostro è un progetto di grande responsabilità perché investe tutto il mondo professionistico di Serie A, B, C e, auspicabilmente, anche la Serie A femminile.

Entusiasmo condiviso dal presidente della Lega A, Del Pino: “Abbiamo affrontato con coerenza, determinazione e spirito di servizio un periodo straordinario, complesso e pieno di ostacoli e pressioni, lavorando sempre con un solo pensiero: il bene del calcio e la difesa del suo futuro”.

L’attesa è, adesso, tutta per il calendario di Serie A

La Lega si riunirà domani in un’assemblea straordinaria per definire calendario e orari. Ufficiale è la data di inizio del campionato di Serie A così come il fatto che sarà preceduta dalla Coppa Italia. Resta da decidere se ripartire dalla giornata 27, oppure dai recuperi della 25’ giornata (Atalanta-Sassuolo, Torino-Parma, Inter-Sampdoria e HellasVerona- Cagliari).

Aperta è ancora la decisione sugli orari previsti per disputare le partite, 17, 19.15 e 21.30, anche se le 17 non piacciono a causa del calco eccessivo.

Si riparte con qualche regola in più

Le linee guida per la giusta ripartenza sono rese note con un documento di 36 pagine reso noto dall’agenzia Agipronews. Un documento che prevede numerose novità:

Lo stadio. Sarà diviso in tre zone. La Zona 1 sarà l’area tecnica (che comprende terreno di gioco, recinto, tunnel giocatori e area spogliatoi); la Zona 2 gli spalti (tribune, aree media e sale di controllo) e la Zona 3 le aree esterne all’impianto. L’accesso a queste diverse aree sarà consentito per fasce orarie e ci sarà un minimo e un massimo di presenze per zona a seconda delle varie aree: nella Zona 1 si va da un minimo di 10 a un massimo di 106 persone; nella Zona 2 tra 18 e 118 addetti mentre nella Zona 3 il numero varia tra 56 e 109 presenze. Potranno essere presenti un totale di 300 persone che saranno tutte controllate e dovranno tutte disporre di autocertificazione.

Percorso. Le squadre dovranno arrivare con percorsi separati e tutti i protagonisti, non solo dovranno indossare le mascherine, ma giungere in orari diversi. Gli arbitri arriveranno un’ora e 45 minuti prima, la squadra ospite un’ora e 40 e quella di casa un’ora e mezza. I pullman dovranno essere sanificati prima e dopo. Così come gli spogliatoi dove non saranno consentite le riprese televisive. Invece in quello degli arbitri potranno entrare solo i direttori di gara e l’accesso sarà vietato a tutti gli altri tesserati. Gli arbitri, inoltre, dovranno sanificare anche gli orologi e tutti gli strumenti utilizzati. In questa ottica, i kit e le distinte di gara, controllati un’ora prima dell’inizio, dovranno essere collocati su una postazione all’esterno dello spogliatoio. Alla squadra di casa si consiglia di far utilizzare ai giocatori le proprie auto per raggiungere lo stadio.

Requisiti igienico-sanitari. Verrà posizionato gel disinfettante in ogni parte dello stadio. Le stanze utilizzate da chi accede allo stadio dovranno essere arieggiate “3 o 4 volte al giorno per almeno dieci minuti”. Gli alimenti saranno confezionati dal cuoco della squadra e si eviteranno catering esterni. Lo staff medico disporrà di mascherine, gel disinfettante e guanti monouso. Verranno utilizzati separatori per i lettini. Utilizzo moderato di macchinari fisioterapici e medici come ultrasuoni, onde d’urto ecc. Eppoi ci vorranno sale di isolamente, sale antidoping separate.

Spogliatoi. Utilizzo di ogni spazio possibile adiacente agli spogliatoi. Nessuna telecamera potrà riprendere i giocatori negli spogliatoi, nel pre e nel post riscaldamento.

Mascotte. Non ci saranno le mascotte. Abolito anche il rito dei bambini in campo e niente foto di squadra né assembramento di fotografi. Nessuna stretta di mano o cerimoniale di alcun genere sarà consentito.

Il questionario. Ogni persona “coinvolta nella produzione” che entra allo stadio dovrà sottoporsi a un controllo sanitario e compilerà un questionario sui sintomi da Covid-19. Otto domande in cui dovrà dire se negli ultimi 14 giorni ha avuto: febbre, tosse, dolori alla gola o al corpo, problemi respiratori, riduzione gusto o olfatto, contatto con pazienti contagiati, esposizione ad aree di rischio e se si è già sottoposto al test.

La stampa e le tv. Le sale stampa resteranno chiuse. I van delle produzioni tv chiusi a chiave dall’interno con accesso controllato dalle stesse. I percorsi d’accesso e mobilità all’interno dello stadio dovranno essere “ridotti e pianificati il più brevi possibile”.

La partita. Il calcio d’inizio è fissato alle ore 15. Il riscaldamento sarà contingentato e si eviteranno assembramenti: le squadre entreranno sul terreno di gioco 50 minuti prima, gli arbitri a mezz’ora dal fischio d’inizio. Le panchine saranno ampliate e sarà possibile usare le tribune. I giocatori berranno in bottigliette personalizzate e si raccomanda l’uso di docce singole. Vietate vasche del ghiaccio e idromassaggio. Uso di guanti per tutta l’attrezzatura. Le sale antidoping saranno separate. I giocatori, durante la gara, non potranno protestare e dovranno restare a distanza di 1,5 metri dal direttore di gara.

Arbitri. Nessun raduno generale alla vigilia della partita: gli arbitri “dovranno rimanere nella propria residenza”. Non ci sarà verifica dei tesserini all’appello delle squadre e tutto sarà igienizzato, dal fischietto alle apparecchiature elettroniche.

Proteste. “I calciatori non potranno più protestare con gli ufficiali di gara e non potranno più avvicinarsi per alcuna ragione a 1,5 metri di distanza”, si legge nel documento.

Fonte foto: sport.virgilio.it

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