Rossi e Marquez la guerra di generazione?

marquez-jadikan-rossi-sosok-panutan-vbVLa scalciata o la ginocchiata di Valentino Rossi a Marquez durante il Gran Premio moto GP di Sepang ha forse definitivamente chiuso la lotta al mondiale moto GP.

La penalizzazione comminata a Valentino lo costringerà a partire dall’ultima fila nella gara finale quella più importante per l’assegnazione del titolo mondiale a Valencia.

Forse i pochi punti che lo distanziano da Lorenzo non basteranno a fargli mantenere il primo posto e quindi Valentino dovrà dire addio al suo decimo titolo mondiale e quasi sicuramente sarà costretto a valutare se ritirarsi definitivamente o tentare, sempre se avrà una moto competitiva, di vincere il titolo l’anno prossimo.

Naturalmente si sono scatenati i fans accusando di complotto spagnolo per impedire a Valentino di vincere il mondiale, giudicando il comportamento di Marquez teso esclusivamente a favorire la vittoria di Lorenzo e quindi una sorta di alleanza tra i due .

Sicuramente in questa teoria c’è del vero, noi italiani siamo maestri nel cercare i complotti, in realtà il comportamento di Marquez può essere visto in un’altra prospettiva.

Marquez è il più giovane vincitore di mondiale moto GP, ha una carriera luminosa davanti e sicuramente nei prossimi anni raggiungerà grandi traguardi di vittorie e di trofei e allora perché avere un comportamento cosi poco sportivo nei confronti di Valentino?

In fondo il campionato Marquez lo aveva perso, e che a meno di stravolgimenti contrattuali  l’anno prossimo correrà  ancora per la Honda, e quindi  nessun interesse di passare alla Yamaha. Favorire Lorenzo per una sorta di amicizia? In uno sport come quello motociclistico è difficile fare alleanze soprattutto tra piloti che corrono per case diverse, considerando che in pista raggiungendo i 320 km orari non si ha molto tempo per giocare a favorire qualcuno.

Una vendetta per alcuni “sgarbi” di Valentino a Marquez durante alcune precedenti gare?. Questa forse potrebbe essere una prima risposta. Marquez ha corso il gran premio tutto puntato a “infastidire” Valentino, costringendolo a rallentare su ogni traiettoria, facendo in modo che il distacco da Lorenzo aumentasse considerevolmente.

E qui Valentino si è reso conto che non era più una semplice gara, ma una scelta specifica di Marquez di bloccarlo, di fargli perdere decimi preziosi, e quindi ad un comportamento antisportivo ha reagito fuori dalle regole anche se le immagini alla fine non sono neanche troppo chiare.

.Il perché dell’atteggiamento di Marquez? Forse è da ricercare nella volontà di essere lui quello che costringe il mito a cadere,  una distruzione del suo mito dell’infanzia, lui, Marquez,  che  ha sempre detto di aver ammirato Valentino fin da piccolo, e forse correndoci contro non ha accettato il fatto che in gara bisogna scontrarsi.  La decisione è stata quella di vendicarsi non vinco io, ma non vinci neanche tu.

Manca ancora una gara, difficile se non impossibile vincerla per Valentino, perché si troverà di fronte una pattuglia agguerrita di piloti spagnoli che correndo in casa poco concederanno. L’unica speranza è che proprio per la smania di vincere qualcuno per un motivo o per un altro rompa le uova nel paniere, in una gara di tutti contro tutti.   

Certo partire dell’ultima fila e fare un risultato non sarà facile, per Valentino ma non provarci non sarebbe da lui.   I grandi campioni vendono cara la pelle e sicuramente Valentino lo farà.

di Gianfranco Marullo  

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