Se da Roma, capitale d’Italia vogliamo andare a Viterbo, abbiamo il treno diretto. Se vogliamo andare a Latina, abbiamo il treno, come lo abbiamo per quasi tutti i capoluoghi di provincia. Rieti invece non ha un treno diretto: se vuoi andare a Rieti o prendi il bus, affrontando il caos della Salaria, oppure vai ad Orte, quindi Terni, quindi Rieti. Un viaggio del genere non lo consigliava nemmeno il bigliettaio di Rieti – quando esisteva – che, contro gli interessi della sua azienda, ti faceva prendere i pullman Cotral. A Rieti ci sono tantissimi pendolari che ogni giorno si alzano alle 6 per andare al lavoro a Roma in bus, il treno non è così distante: a 40 km c’è Fara Sabina. Sono 150 anni che i reatini aspettano di avere una linea ferroviaria che colleghi la capitale alla città del centro d’Italia, 40 km di linea non sono molti, non ci sarebbero gallerie da realizzare, il progetto è stato anche fatto. Però pare che le istituzioni locali non sappiano farsi sentire per avere i finanziamenti, quando arrivano la campagna elettorale si riempiono la bocca di belle parole e promesse, salvo cambiare idea dopo le elezioni. Il massimo che sono stati capaci di fare è un treno diretto Rieti Roma – via Terni – che però arriva a Roma alle 9.30. Chi pensa questi orari forse non sa che di solito si inizia a lavorare alle 8.30, non alle 10, quindi il treno parte da Rieti mezzo vuoto. Qualche giorno fa si è parlato di elettrificare la linea Terni Rieti, ma i costi non sarebbero bassi e non porterebbe alcun beneficio per velocizzare la linea. E’ giunta l’ora di essere corretti verso i reatini, smettendola di fare promesse e di cercare delle pezze che sono più piccole dei buchi. Le istituzioni locali col treno diretto per Roma potrebbero anche rilanciare il turismo verso Rieti, cittadina che offre di sicuro ottimi spunti turistici ma che al momento è un tagliata fuori con i collegamenti.
Paòlo D Wmusic
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