Regole di sopravvivenza domestica ai tempi del Coronavirus

Il Covid 19 costringe tutti a casa. Facile a dire ma difficile a farsi.

Scuole chiuse e smart working? Genitori e figli a casa tutti insieme appassionatamente? Potrebbe sembrare un incubo. Cerchiamo di ingegnarci per sopravvivere.

Non è facile convivere con bambini e i ragazzi confinati in casa, senza lezioni e costretti a seguire i ritmi di uno o entrambi i genitori che lavorano. Perché lo smart working è vero lavoro, anche se siamo a casa. Telefonate da parte del capo, conference call e meeting con colleghi e superiori che, invece di svolgersi di persona si tengono via video. Anche se ai nostri figli, così tecnologici, il fatto di vedere la mamma o il papà che parlano allo schermo, sembra un videogame, non lo è: è lavoro.

Come sopravvivere? Condivido con voi una serie di idee che ho attuato in casa mia. I miei figli sono adolescenti, potete adattare l’idea a seconda dell’età dei vostri:

1. Stringere un patto 

Il genitore deve lavorare e si deve concentrare quindi non è possibile fare quello che si vuole in casa. Bisogna ingaggiare i ragazzi e responsabilizzarli. Se la mattina si studia, il pomeriggio può essere dedicato ad attività più divertenti. Il genitore la mattina lavora, il pomeriggio stacca presto, del resto lavorando da casa sono annullati i tempi di trasferimento e ci si prende le stesse pause che si fanno in ufficio.

2. Impostare la mattinata ai bambini/ragazzi come se fossero a scuola

Prendere l’orario giornaliero scolastico e replicarlo come se davvero si fosse a scuola. Ovviamente non ci sono nuove attività ma si può approfittare per fare un ripasso di tutto quello che è stato fatto nell’anno (torna sempre utile).

3. Impostare una campanella

Consiglio di mettere un timer sul telefono per dare loro il ritmo. Vi assicuro che quando sono entrata in camera loro facendo suonare la campanella vera (da youtube) ci siamo divertiti molto.

Magari le ore possono essere di 40 minuti con una pausa ad ogni “cambio materia” per stare 5 minuti sul telefono con gli amici (che non sanno cosa fare perché i genitori non hanno ancora letto questo articolo).

4. La merenda è fondamentale

Se c’è la campanella non può mancare la merenda. Se il tempo lo permette, si possono fare anche due passi mangiando qualcosa all’aria aperta. Del resto noi genitori, se siamo in ufficio facciamo la pausa caffè, perché a casa no?

5. La preparazione del pranzo

Prendiamoci la prevista ora di pausa per il pranzo. Ovviamente può diventare un momento comunitario: si decide il menù e si prepara assieme.

6. Il pomeriggio

I pomeriggi sono i più difficili, perché se la mattina i figli sono stati bravi, meritano che rispettiate il patto. Se sono grandi gli può essere concesso di andare al parco con gli amici (magari con un adulto/nonno che vigila?) oppure di invitare qualcuno a casa a vedere un film o a giocare. Se sono più piccoli si possono organizzare piccole attività di pittura, ginnastica in casa, cartoni animati e soprattutto preparazione di biscotti per la merenda del giorno dopo!

Fonte foto: pietropaganini.it

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