Regolamento UE sulla cyber-sicurezza e risoluzione sulla minaccia informatica dalla Cina

La ormai forte presenza tecnologica della Cina nell’UE è considerata fonte di possibili serie minacce alla sicurezza europea che richiedono concrete e urgenti iniziative. In tale quadro si inserisce l’adozione da parte dei deputati di una risoluzione per un contrasto più efficace della minaccia informatica proveniente dalla Cina. 

Altro voto separato ha riguardato  il recente accordo tra i ministri UE per un regolamento sulla cyber-sicurezza. La sicurezza informatica in Europa migliorerà sensibilmente con questa legislazione, che prevede  certificati di sicurezza informatica per prodotti, processi e servizi in un sistema europeo. L’agenzia dell’Unione europea per la cyber-sicurezza (ENISA) riceverà per le sue finalità più stanziamenti e l’estensione del suo mandato. 

Relatrice per il regolamento sulla cyber-sicurezza Angelika Niebler (PPE, DE) che dopo la votazione ha dichiarato: “Questo importante successo consentirà all’UE di tenere il passo con i rischi per la sicurezza nel mondo digitale per gli anni a venire. La legislazione è una pietra angolare per far sì che l’Europa diventi un attore globale nel campo della sicurezza informatica. I consumatori, così come l’industria, devono potersi fidare delle soluzioni informatiche“.

Tajani: il Parlamento europeo è in prima linea per contrastare ingerenze straniere nella campagna per le prossime elezioni

“La partecipazione dei cittadini al voto – ha dichiarato il Presidente Tajani – è la linfa vitale della democrazia. Per poter esercitare pienamente questo diritto, gli europei devono disporre di notizie complete e accurate. Il nostro ruolo, come politici, è quello di garantire una vera libertà di scelta, contrastando, con ogni mezzo, disinformazione e notizie false che mirano a condizionare l’opinione pubblica. Durante la mia recente visita negli Stati Uniti, i servizi segreti americani hanno confermato che sono in atto azioni di disturbo da parte di Paesi terzi, con l’obiettivo di influenzare il risultato delle prossime elezioni. A soli 75 giorni dall’appuntamento elettorale, la nostra democrazia è sotto attacco. Il Parlamento europeo è in prima linea per contrastare queste ingerenze straniere e garantire il corretto funzionamento dei processi democratici nella campagna in corso”.

Risoluzione UE condanna interferenze alle elezioni europee con disinformazione e fake news

Le democrazie europee devono essere protette dalla diffusione di informazioni false e dall’uso illegale dei dati personali. Nell’imminenza delle elezioni europee i deputati intervengono per contrastare la propaganda ostile, votando una risoluzione che apre la strada all’introduzione di sanzioni finanziarie per le violazioni delle leggi sulla protezione dei dati da parte delle fondazioni europee e dei partiti politici. Le nuove regole saranno attive prima delle elezioni di maggio, in quanto già informalmente definite dagli Stati. La triste vicenda Facebook/Cambridge Analytica ha già mostrato i potenziali danni per la democrazia.

Messe in evidenza le misure UE con attivazione di nuove e più efficaci tecnologie per colpire i falsi account sui social. Ferma la condanna dell’attivismo di Paesi come la Cina, la Corea del Nord, la Russia e l’Iran contro “i fondamenti e i principi normativi delle democrazie europee e la sovranità di tutti i paesi del partenariato orientale” che favorisce i gruppi estremisti e droga le elezioni. 

Per la relatrice, Anna Elżbieta FOTYGA (ECR, PL) “La disinformazione avvelena i cuori e le menti. Non possiamo più negare che le nostre istituzioni e le nostre società siano bersaglio dell’ostile propaganda del Cremlino, che fa parte di una strategia più ampia. Fortunatamente, siamo più esperti, determinati e uniti per contrastare tali attività. La nostra risposta si basa sulla resilienza delle società, la trasparenza dei media e l’incoraggiamento del pluralismo, evitando al contempo la censura.” 

Deputati europei votano per limitare le conseguenze sui cittadini del “no deal” sulla Brexit 

Le misure legislative votate con procedura d’urgenza per creare meno danni possibili alle imprese e ai cittadini riguardano il trasporto aereo e statale, la sicurezza sociale e la pesca, le attività Erasmus. Tali misure di emergenza, proposte dalla Commissione europea su richiesta del Parlamento europeo e del Consiglio, vengono prese dall’UE unilateralmente, per un tempo limitato e a carattere di reciprocità. Il Regno Unito dovrà pertanto adottare le stesse misure, che non potranno essere considerate un periodo di transizione o una riedizione delle condizioni di adesione.

Diversi sono i temi al centro dell’intervento legislativo. La prosecuzione del programma europeo di coesione e cooperazione territoriale PEACE IV tra Irlanda, Irlanda del Nord e Scozia. L’autorizzazione alla pesca per i pescherecci dell’UE nelle acque del Regno Unito e in reciprocità per i pescherecci britannici nelle acque dell’UE.

La possibilità per gli studenti e gli insegnanti dei progetti Erasmus, dal Regno Unito o nel Regno Unito, di completare le loro attività . La possibilità per i cittadini del Regno Unito nell’UE-27 e per quelli dell’UE nel Regno Unito di conservare le prestazioni di sicurezza sociale ottenute prima del ritiro.

L’adozione di misure temporanee per evitare l’interruzione dei trasporti tra il Regno Unito e l’Unione europea, garantendo agli operatori britannici del trasporto merci e degli autobus la possibilità di offrire servizi tra il Regno Unito e l’UE, nell’intesa che analoga possibilità sia garantita dal Regno Unito in reciprocità agli operatori dell’UE.

L’adozione di misure temporanee per consentire alle compagnie aeree britanniche di fornire servizi tra il Regno Unito e l’UE, nell’intesa che analoga possibilità sia garantita dal Regno Unito alle compagnie aeree dell’UE.

L’autorizzazione all’esportazione di prodotti utilizzati per fini civili e militari dall’UE al Regno Unito.

Risoluzione del Parlamento sui rapporti UE-Russia

Una maggiore attenzione nei confronti del diritto internazionale e il rispetto degli accordi di Minsk per la fine della guerra in Ucraina orientale potrebbero consentire un miglioramento delle relazioni UE-Russia. Altrimenti l’attuale accordo di partenariato (APC) andrebbe modificato restringendo la cooperazione alle aree essenziali come il contrasto al cambiamento climatico e al terrorismo. Lo prevede una risoluzione votata dai deputati che arriva ad ipotizzare ulteriori sanzioni proporzionate alle variazioni delle minacce russe. Le precedenti sanzioni sono state estese dal Consiglio di dicembre scorso fino al 31 luglio prossimo.

La relatrice Sandra Kalniete (PPE, LV) ha dichiarato: “Il tempo per un linguaggio piacevole e diplomatico è finito. C’è poco spazio per una cooperazione finché la Russia continua ad occupare parti dell’Ucraina e attaccare altri paesi europei“.

Nuova banca dati centralizzata sui cittadini dei paesi terzi aumenta la sicurezza nell’UE

Votata una proposta legislativa per la creazione di una nuova banca dati centralizzata (ECRIS-TCN) per la tracciabilità dei casellari giudiziari nell’UE di cittadini di paesi terzi. Le informazioni sui controlli alle frontiere saranno condivise con maggiore velocità ed efficacia. Il sistema europeo di informazione sui casellari giudiziali (ECRIS) per lo scambio di informazioni sulle condanne a carico di cittadini dell’UE, sarà integrato e potenziato dalla nuova banca dati.

Per il relatore Daniel Dalton (ECR, UK) : “Le norme attuali rendono molto difficile smascherare le condanne passate dei cittadini di paesi terzi. Le modifiche approvate oggi dal Parlamento europeo renderanno i nostri cittadini più sicuri”.

Votata anche la posizione dei deputati in merito alla riforma del sistema di informazione visti (VIS) per una più efficace aderenza alle istanze poste dai fenomeni migratori e dalla sicurezza. Migliorate le informazioni sui cittadini di paesi terzi, con soggiorni di lunga durata e con il ‘golden visa.

Il relatore Carlos Coelho (PPE, PT) ha dichiarato: “Oggi abbiamo approvato un VIS che colma le lacune informative della nostra strategia di sicurezza. I visti d’oro saranno controllati come mai prima d’ora, in Europa. I controlli di sicurezza saranno armonizzati in tutto il continente, con una maggiore cooperazione tra autorità consolari, guardie di frontiera e funzionari di polizia. Avremo strumenti migliori per il rimpatrio. Preverremo la tratta dei bambini e identificheremo meglio i criminali e i terroristi. Questo è un VIS a prova di futuro.”

Risoluzione con raccomandazioni dei deputati per riduzione emissioni di gas a effetto serra

Ampia discussione dei deputati con il Consiglio e la Commissione, dopo la comunicazione recente di quest’ultima che ha tracciato le possibili scelte politiche per l’UE nell’applicazione dell’accordo di Parigi

Entro il 2020 tutti i firmatari dell’accordo di Parigi si sono impegnati a comunicare le loro strategie di medio e lungo termine per la riduzione delle emissioni di gas serra. La Commissione, con il progetto”Un pianeta pulito per tutti”, ufficializzato il 28 novembre scorso, ha definito una tabella di marcia dell’UE con un’economia a impatto climatico zero entro il 2050, indicando anche otto possibili percorsi.

La risoluzione con le raccomandazioni dei deputati consentirà all’UE di presentare prima del 2020 all’UNFCCC le strategie più adeguate per la politica energetica e climatica dell’UE.

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