Quanto eri bella Roma

piazzadispagnaromaChe Roma sia ormai una città disastrata lo sappiamo tutti. I problemi che per anni la hanno assillata sono esplosi come bubboni, soprattutto ora che con le “spending review” i Comuni sono stati costretti a fare sempre più tagli ed aumentare le tasse dei cittadini.  

L’incapacità gestionale delle amministrazioni capitoline è sempre stata evidente, tralasciando il colore politico.

Non a caso viene ricordato come il Sindaco migliore Petroselli un uomo che veniva del “popolo” era infatti un dipendente Atac, che riuscì in pochi anni a dare un riassetto all’ora grave problema delle borgate.

Sono passati gli anni, e in realtà nonostante le grandi promesse, pur con finanziamenti a pioggia, Roma non è riuscita a crescere anzi piano piano è scivolata verso una città invivibile.

Il centro storico è diventato un “suck”, con decine di pseudo ristoranti, che acchiappano i turisti con cibi di discutibile sapore e di provenienza incerta.

Sono stati aperti decine di locali per bere, le cui licenze non sono chiare, poi ci si lamenta che alcune piazze storiche, o interi quartieri, siano ormai preda di centinaia di “consumatori” che fino a notte tarda vagano, schiamazzando, emettendo fluidi corporali dei più vari, e soprattutto lasciando tappeti di lattine e d i bottiglie o anche semplicemente di bicchieri di plastica in ogni dove.

Per non parlare dei venditori ambulanti, con fiori, di merci taroccate, di oggetti più strani, con banchetti volanti, fatti di scatole di cartone, o di teli di lenzuoli stesi per terra. san-pietro

Le periferie sono state completamente abbandonate, gli sforzi per migliorarle fatti negli anni novanta, ormai sono solo un ricordo.

I giardini pubblici i parchi, riescono a malapena a sopravvivere, ovviamente frequentabili solo in alcune ore del giorno. Anche in questo caso la manutenzione è allo stretto necessario, se non completamente abbandonata.

Le piste ciclabili ormai sono più rischiose delle strade, abbandonate al degrado e all’incuria.

Si stende un velo pietoso sulla presenza dei nomadi, e le loro carrozzine piene di rifiuti, i loro campi dove si trova di tutto, i furti di rame, centri di accoglienza per presunti profughi che finiscono per diventare delle proprie enclavi di diseredati e con tutto ciò che ne consegue, vedi gli assalti notturni agli autobus.

Il commercio ormai è una giungla, gestito da etnie diverse che si sono spartite alcuni “settori” l’ortofrutta, in mano agli asiatici, i cinesi con i loro locali pieni di tutto di bassa qualità e contraffatti, kebbabari ovunque.

piazza_Navona_2011-08-07Il proliferare di centri commerciali, unici punti di riferimento al consumo per interi quartieri, “i non luoghi”, sono ormai delle fortezze, dove si cammina a vuoto, si litiga, si cerca disperatamente un qualcosa che non c’è.

Non parliamo del problema rifiuti, delle strade disastrate, dei mezzi pubblici che non funzionano ecc.

Di fronte a tutto questo disastro, l’attuale Sindaco Marino eletto con il 20% dei voti, l’unica cosa che riesce a fare è spendere i pochi soldi delle casse comunali per intervenire sulla viabilità del centro storico, spendendo milioni di euro, per pedonalizzare Via dei Fori imperiali, di cui nessuno sentiva l’esigenza e adesso chiudere il tridente anche ai motorini. colosseoverde

Non bastava l’aumento delle tariffe dei parcheggi sulle strisce blu, abolendo la cifra forfettaria che garantiva a chi andava a lavorare di pagare una quota comprensibile pure se care, per un intero giorno (se proprio si voleva bastava semplicemente aumentarla), adesso si colpisce anche il mezzo a due ruote, in una area nevralgica dove sono centinaia le persone che vi lavorano.

La chiusura del “tridente” al Centro è sempre stato un punto su cui tutte le amministrazioni hanno lavorato, ed alla fine si era arrivati ad un compromesso che garantisse il minimo accesso ai mezzi privati e lasciasse almeno in alcune aree la possibilità di entrare con i motorini.

Con tutti i problemi era quello il più importante? Non sarebbe stato meglio spendere quei soldi per una riqualificazione di altre situazioni più degradate? Rinforzare i controlli della Polizia municipale?

Sembra ormai che l’interesse del Comune di Roma sia soprattutto quello di “vessare” il cittadino, dimostrando l’assenza di una politica mirata ai reali problemi, investendo le poche risorse nelle reali emergenze.

Dimostrazione di una totale incapacità di “gestione” della cosa pubblica, di affrontare i problemi reali, puntando su cose facili e del tutto inutili, con sperpero di soldi.

Ma non importa il Sindaco Marino ride. Almeno lui è contento.

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