Primarie Usa. Il Mega Tuesday conferma vincenti Hillary Clinton e Donald Trump

trump7rLe previsioni sono state rispettate. Hillary Clinton vince tra i democratici, in Florida, Ohio Carolina del Nord e anche se a fatica nell’Illinois. Quindi il conteggio dei delegati che voteranno alla Convention finale è ormai nettamente a favore della Clinton.

Certo ci sono ancora altri Stati in cui si voterà, ma sostanzialmente almeno di ribaltoni imprevedibili Sanders non riuscirà ad avere un numero congruo di delegati per contrastare la Clinton.

Come ormai è chiaro se in casa Democratica tutto sembra filare liscio, in casa repubblicana è guerra aperta.

Donald Trump va avanti, vince ma non sfonda. I suoi rivali sono sempre li e gli tolgono i delegati impedendogli di avere una maggioranza sicura per la Convention.

In questa tornata come era prevedibile Trump vince in Florida, Illinois, Missouri perde solo nell’Ohio dove vince il governatore John Kasich, definito il “moderato”. Rubio perde nel suo Stato, la Florida e quindi è costretto al ritiro.

“The Donald” sembra essere sicuro di arrivare vincente alla nomination del Partito Repubblicano. Questa sicurezza, secondo lui è data, dalla convinzione che, ritirandosi gli altri concorrenti, i voti andranno tutti a sui favore.

Forse la sua previsione è esatta, ma in politica come si sa, nulla è certo fino alla fine. Le sue vittorie fanno tanto rumore, polemiche, manifestazioni contrarie, ma al conteggio dei voti non ha ancora nessuna maggioranza. La sua media è del 40% di voti favorevoli, non ha mai superato neanche in uno Stato il 50%.

In questo senso lo aiuta la divisione all’interno del partito che presenta ben quattro candidati

Se gli sfidanti come Cruz e Kasich rimarranno in corsa, fino alla fine, gli impediranno di avere la maggioranza dei delegati alla Convention finale. Il rischio per Trump che alla Convention possa perdere a favore di un altro candidato (Cruz o forse proprio Kasich?)

Certo alcuni lo vedono come il “vero” sfidante della Clinton, con qualche possibilità addirittura di vittoria, e questo potrebbe alla fine favorirlo.

I ben informati, raccontano di incontri tra Trump e i grandi del partito repubblicano per arrivare ad un accordo, sul programma elettorale .

Insomma Trump non piace e vince, gli altri piacciono ma perdono.

Per i Repubblicani è un vero dilemma, almeno che non si punti su Trump e vada come vada.

di Gianfranco Marullo

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