Perchè scegliere il Liceo classico?

D0017Come presentare in poche righe il Liceo Classico, una scuola tanto prestigiosa e quasi consacrata da una lunga tradizione. Si caratterizza soprattutto per il suo valore formativo in quella età di grandi trasformazioni che è l’adolescenza. Ma formazione di cosa e di chi? Formazione senza dubbio di un ricco e approfondito bagaglio culturale che consente ai nostri figli, conseguita la maturità, di frequentare con successo qualunque facoltà universitaria (il numero degli iscritti a facoltà scientifiche è negli ultimi anni in costante crescita).

La formazione più profonda riguarda tuttavia la persona, la sua mente, che attraverso gli studi classici acquisisce al massimo grado consapevolezza di sé e delle sue potenzialità. Interpretare criticamente la realtà sempre nuova, costruire positivamente in ogni esperienza professionale e umana, comunicare in modo efficace e persuasivo, sono il prezioso patrimonio che uno studente del Liceo classico porta in sé come tratto distintivo. In un mondo che cambia rapidamente è sempre più importante possedere conoscenze radicate e capacità analitiche e creative, percepire ciò che muta e conservare i valori immutabili. Ma tutto questo nella realtà di una vasta zona di Roma compresa tra il  XVIII e i XIX Municipio  sta per finire.

Vorrei estenderVi la lettera che un docente dell’Istituto “Seneca” ha inviato a noi genitori di suoi alunni.

Leonardo Comple

“Cari Studenti, cari Genitori dei Liceo Classico Seneca,

sono un professore e insegno Lettere al Ginnasio del Seneca dal 1987, anno in cui il Liceo non aveva ancora un nome. Cerco di sintetizzare il più possibile quanto desidero dirVi, ma Vi prego di dare più che un’occhiata distratta a queste righe. Quando sono arrivato, vincitore di concorso, al Seneca, appunto nel 1987, c’erano cinque sezioni di Liceo Classico (dalla A alla E), a settembre di quest’anno se n’è formata una sola: ciò significa semplicemente che, se non si inverte da subito la tendenza, entro qualche anno il Classico sparirà dal Seneca e un grande bacino d’utenza (Boccea e Casalotti soprattutto) rimarrà privo di un Liceo statale con tale indirizzo di studi. Ora, tenendo conto solo dei miei alunni e calcolando mediamente 25 iscritti al Ginnasio per anno dal 1987 ad oggi, è possibile che 600 studenti (quanti, all’incirca, ne ho avuti fino al 2011) e 1200, circa, genitori (padri e madri) abbiano preso un abbaglio nello scegliere il Classico o lo abbiano scelto -che so- per abitudine o solo per evitare matematica?  Qualcuno dirà: “i tempi sono cambiati, il Classico non risponde più alle nuove esigenze della società e, particolarmente, del mondo del lavoro…”. Ma è davvero superato un indirizzo di studi nato nel 1859 con la legge Casati che, istituendo il Liceo Classico, si ricollegava all’esperienza della ratio studiorum in uso nelle scuole dei Gesuiti da oltre due secoli e mezzo prima e “il cui richiamo ai classici greci e latini – come ha scritto uno storico – è l’unico autentico modello fondante su cui l’Occidente possa fare affidamento”? In realtà è vero piuttosto il contrario che, di fronte ai cambiamenti rapidi e disorientanti in atto nel nostro tempo, il Classico, scuola dove non si trovano solo le materie che “servono” ma dove si insegna anche, prima di tutto, a pensare, può essere una bussola formidabile per orientarsi. Credo che non sia affatto giusto privare ragazzi di 14-15 anni, appartenenti ad una zona di Roma così estesa, di un indirizzo che li arricchisce culturalmente, civilmente e spiritualmente. E Voi, Genitori, che avete iscritto i figli al Ginnasio consapevoli dei suo valore (l’identità e la memoria linguistica di un popolo, infatti, si fondano su una serie di testi fondamentali per esso e tali testi vengono efficacemente `triturati’ e assimilati dal Classico che- come il dente molare- non ha due radici, a differenza del premolare, ma tre: l’italiano di Dante, il latino e il greco) e non vi siete rassegnati né a sentir parlare i figli con un “cioè” iniziale e con la parola “cosa”, inframmezzata nel discorso, a causa della povertà di linguaggio né a vederli passare le ore davanti a un videogioco, avete potuto toccare con mano la crescita culturale, civile e spirituale, in una parola, umana dei Vostri figli.

Allora, Studenti e Genitori, se credete ancora nel valore formativo del Liceo Classico, Vi chiedo con forza di farVi promotori nel vostro ambiente di un passaparola che contribuisca alla ripresa delle iscrizioni all’indirizzo classico del Seneca.”

Grazie per la collaborazione.

Foto: liceoseneca.it

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