Parlamento europeo: eliminare il piombo dal PVC, a tutela della salute pubblica e dell’ambiente

Posto il veto dai deputati su una proposta della Commissione europea di modifica della normativa sulle percentuali di piombo nel PVC. Si tratta della Risoluzione del Parlamento europeo del 12 febbraio 2020 sul progetto di regolamento della Commissione che modifica l’allegato XVII del regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH) per quanto riguarda il piombo e i suoi composti.

Nella modifica proposta la concentrazione di piombo nel PVC avrebbe seguito la regola generale dello 0,1 %, mentre nel PVC riciclato sarebbero state possibili soglie superiori: 2% nel PVC rigido e 1% nel PVC flessibile/morbido. I deputati hanno considerato la proposta della Commissione incompatibile con la salute pubblica e l’ambiente ed hanno respinto la proposta con 394 voti favorevoli, 241 voti contrari e 13 astensioni. Per il Parlamento europeo la proposta non rispetta il principio fondamentale del regolamento REACH: la protezione della salute umana e dell’ambiente. 

Il piombo per i deputati, anche in piccola quantità, è tossico  e provoca danni neurologici irreversibili. 

Il punto di vista dei deputati europei, da tempo, è quello che il riciclaggio del PVC non deve servire a procrastinare a tempo indeterminato la diffusione nell’ambiente di pericolosi materiali tossici. 

L’industria europea del PVC ha volontariamente proceduto sin dal 2015 all’eliminazione graduale del piombo, che però continua ad essere presente in quello importato.

Alla Commissione non rimane altra possibilità che presentare un proposta modificata oppure nuova.

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