Ozono: a marzo presenza minima sul Polo Nord

A marzo l’ozono, che ricopre la Terra e protegge gli esseri viventi dalle radiazioni ultraviolette, si è ridotto ad una quantità minima al di sopra del Polo Nord. Il dato è stato registrato dal satellite Envisat dell’Esa (Agenzia Spaziale Europea) che ha attribuito la responsabilità ai venti molto forti che hanno isolato la massa atmosferica sul Polo Nord, generando temperature molto basse. Questa massa fredda, per effetto della luce solare, ha rilasciato nell’atmosfera atomi di cloro e di bromo, distruttori dell’ozono. Secondo l’Omm (Organizzazione meteorologica mondiale) la responsabilità sarebbe anche delle sostanze nocive presenti nell’aria. Le osservazioni fatte rivelano una perdita di ozono pari al 40% dall’inizio dell’inverno alla fine di marzo; un record assoluto, ma previsto dagli scienziati. Tutto ciò è accaduto nonostante siano state ridotte la produzione e il consumo di sostanze nocive, in seguito ad un accordo internazionale. Questo fa capire quanto sia lento il processo di espulsione di tali sostanze dall’atmosfera terrestre; basti pensare che per tornare ad una quantità di sostanze sicure, come prima del 1980, bisognerà aspettare vari decenni.

di Redazione

Foto: wwf.it

 

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