Nasce a Taranto il “Parco delle lettere”, il primo parco dedicato agli amanti della lettura

LFL5Tra gli epub, i pdf e gli ebook oramai l’era del cartaceo è sempre più lontana. Ben più raro è godersi una giornata di sole, all’ombra di un albero per sfogliare un libro. Forse è proprio a questo che ha pensato il comune di Taranto.

Completamente rivolto a chi ama la lettura, sorge da un’idea proposta dal sito “madeintaranto.org”: “Parco delle lettere”. Annunciato dall’assessore Scasciamacchia dell’ufficio comunale della cittadina sul portale web del comune di Taranto, il suddetto parco è un progetto ideato dall’associazione milanese ‘ Quarto Paesaggio ‘, che punta ad abbellire parchi cittadini e infrastrutture con l’intenzione di usarle “ come fonte d’ispirazione e sede di espressione, condivisione e divulgazione culturale in armonia con la natura.” Testuali parole che si leggono ben chiare sul sito tarantino.

L’associazione ‘ Quarto Paesaggio ‘ vuole diffondere questo progetto in tutta Italia, unendo l’amore per i libri e l’amore per il verde, l’ente vuole rendere la comunità più attiva, cercando di sfruttare le infrastrutture pubbliche: parchi piccoli, posti verdi lasciati a sé, dimenticati o poco sfruttati. Questa federazione no profit ha già preso diversi consensi in tutta Italia, ma Taranto è la prima città del sud a prenderne parte.

Made in Taranto ha infatti adottato questo progetto, sperando che attraverso la partecipazione monetaria sia da parte di enti pubblici che privati, si possa trascinare molti lettori a sfruttare i parchi, magari partecipando con i loro amici e parenti. In cosa consiste il parco delle lettere? Nient’altro è che una serie di “Little free Library”: scaffali pieni di libri usati disposti in maniera casuale in tutto il parco che tutti possono in completa libertà prendere e leggere sotto la chioma dei folti alberi all’interno del Parco del Cimino. O per chi lo volesse, lasciare dei libri per poter condividere l’amore per i libri con altri propri concittadini. Inoltre, all’interno del parco, sono previsti laboratori artistico-culturali, per intrattenere i più giovani sempre più lontani dal sapere l’importanza della lettura.

Il fenomeno delle “Little free Library”, è un progetto partito fin dal 2009 negli Usa, dove Todd Bol decise di sfruttare i contenitori a gettoni di quotidiani come una piccola libreria, installandola nel centro di Time Square; successivamente, Rick Brooks, ha voluto collegare e schedare tutte quelle esistenti nel mondo, assegnando loro un codice seriale.

In Europa ha iniziato a spopolare solo nel 2011: dette il via la città di Berlino. Famosa in tutto il mondo è ormai la “Book Forest“, una libreria ricavata dai tronchi degli alberi morti: una biblioteca legata alla natura. A Londra, l’anno successivo, arrivarono le vecchie cabine telefoniche piene di libri, nel centro della città. Subito dopo ha preso piede anche in Islanda nel 2013, nei pressi del parco Tjörnin, vicino alla statua commemorativa di Bertel Thorvaldsen (artista). Inizialmente ha contribuito alla diffusione di 55 libri, alcuni dei quali donati da scrittori locali.
In Italia la prima città ad attuare il progetto fu la città di Arona, in provincia di Novara, nel Giugno 2014. Dopodiché si ebbe la stessa iniziativa anche nella capitale: nel Settembre 2014, l’insegnante Giovanna Iorio installò la sua prima casetta nel parco dell’Inviolatella Borghese, nel quartiere di Vigna Clara, a Roma. Poi presero vita a Genova, Venezia, Torino. Ora nel sud Italia, precisamente nella Puglia, si contano circa 200 di queste semplici librerie. A Crispiano, è prevista l’inaugurazione di due di queste Little Free Library nei primi di Luglio 2015.

In molti sono i tarantini che non aspettano l’ora che il progetto prenda il via. Perché, come la propria amministrazione comunale, vuole valorizzare il verde dei parchi non solo come polmone cittadino e spazio ricreativo, ma per renderlo centro vitale e culturale della città, fungendo da nucleo attivo; è questo ciò che deve spronare ogni genitore ad uscire di casa ed allevare il proprio figlio a pane, libri e verde.

di Anna Porcari

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