Napoli e i veicoli non assicurati: la realtà sociale che si nasconde dietro il dramma di Davide Bifulco

Una ragazza sistema il contrassegno dell'assicurazione sul parabbrezza dell'auto, una immagine di archivio.L'Isvap ha presentato, oggi 29 dicembre 2010,  con una lettera a Governo e Parlamento un pacchetto di interventi normativi nel settore della Rc Auto volti a ridurre le tariffe. L'autorità, si legge in una nota, "ritiene che il complesso di questi interventi possa contribuire a contenere il costo della Rc Auto nella misura prudenziale del 15-18% e a realizzare nel contempo l'equilibrio tecnico del ramo nel medio periodo".  ANSA/CLAUDIO ONORATI/Napoli – Giornali e tv hanno ampiamente parlato della morte del giovane napoletano di sedici anni che venerdì 5 settembre è rimasto vittima di un colpo di pistola sparato da un carabiniere in servizio nel quartiere Traiano.

Il ragazzo a bordo di uno scooter con altri due coetanei non si sarebbe fermato al posto di blocco dei militari dell’Arma perché non in possesso di regolare assicurazione.

Emerge così una realtà quotidiana in cui ogni giorno circolano per le strade italiane migliaia di veicoli non assicurati. Il fenomeno risulta preoccupante soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno.

L’ANIA, Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici, ha pubblicato dei dati allarmanti. Tre milioni di auto circolano senza assicurazione in Italia, di cui il 30% solo a Napoli. Alla base di questa tendenza c’è sicuramente una disomogeneità territoriale che vede le città del Sud a guidare la classifica delle città dove l’Rc auto costa di più. Ad esempio, a Napoli un adulto di 40 anni paga in media 1.292 euro per assicurare la propria auto, mentre dall’altra parte d’Italia, a Bolzano, solo 374 euro. In base ai dati dell’Osservatorio assicurazioni nel periodo luglio-dicembre 2013 a Napoli e provincia la tariffa dell’assicurazione Rc auto è superiore rispetto alla media nazionale del 108.56%. Nuova immagine (2)

Se poi si rientra nella categoria dei neopatentati le cifre lievitano fino al 338% in più. “Un neopatentato napoletano paga per assicurare la propria vettura mediamente 3.532 euro, contro una media europea di appena 250 euro” afferma il presidente del Codacons Carlo Rienzi.

Nel luglio scorso si è verificato un ribasso dei prezzi del 2,8%, diminuzione che però non riesce a riequilibrare le cifre esorbitanti a cui si è arrivati in seguito ai numerosi rincari. Gli aumenti di prezzo si sono verificati in città come Napoli a seguito del decreto liberalizzazioni che ha dato la facoltà alle province di aumentare o ridurre di 3,5 punti percentuali l’imposta sull’assicurazione. Il capoluogo campano ha scelto di aumentare l’imposta del 16%, il massimo consentito.

Naturalmente sui parametri incidono anche le numerose truffe praticate a danno delle assicurazioni da comitati d’affari composti spesso da professionisti come avvocati, giudici di pace e medici. A Napoli e Caserta la percentuale di frodi registrata negli ultimi anni è stata sempre intorno all’8-9%.

Dietro la questione si cela il dramma delle vittime della strada. Elena Bellizzi, responsabile del servizio tutela del consumatore Isvap (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo), ha dichiarato che nel 2010 oltre 14 mila sinistri sono stati provocati da auto non coperte da assicurazione, di cui il 67% nel Sud Italia e il 40% in Campania.

La morte del giovane Davide Bifulco può farci riflettere su un dato allarmante sul quale bisognerebbe prendere al più presto provvedimenti, ma che risulta perdurante e non affrontato dalla classe dirigente italiana.

Al di là delle polemiche circa l’uccisione del ragazzo, su cui stanno indagando i pm, bisogna correre al riparo prima che un altro giovane scappi di fronte a un posto di blocco o prima che qualcuno rimanga vittima della strada senza poter beneficiare di un giusto risarcimento.

di Arianna Orlando 

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