Municipi di Roma, una coda per fare la coda

Nell’ambito della nostra rubrica “Roma scordata”, giunta con oggi alla sua ventiduesima puntata, vorremmo soffermarci su una prassi, divenuta ormai costante, propria in quasi tutti i municipi di romani, che si chiama “elimina coda” (se richiesto di persona), ovvero “tu passi” (se inoltrato on line). 

Chi si reca nei municipi per richiedere un certificato (nascita, residenza, cittadinanza, ecc.) deve fare una fila, a volte molto lunga per prendere un appuntamento, per presentare poi la sua richiesta di certificati. 

Una volta ci si metteva in fila e, seppure dopo parecchio tempo, si giungeva dinanzi allo sportello, ove un impiegato rilasciava quello che si desiderava. Successivamente l’amministrazione di ogni municipio mise in funzione un apparecchio che rilasciava un numero. Lo sportellista chiamava poi quel numero ma nel frattempo il cittadino poteva starsene seduto, leggere il giornale o prendersi un caffè. 

Da alcuni anni invece l’apparecchio numeratore è stato sostituito con un altro, più moderno, dotato di uno schermo. Si inserisce la propria tessera sanitaria e si digita il certificato richiesto. La macchina apre una schermata con i giorni disponibili. Si digita sull’orario e il giorno prescelti e si ritorna a casa in attesa che venga quel giorno. Ma in molti municipi ora vi è la “coda” per avere il numero “elimina coda”. 

Prendiamo in esame il Municipio Roma XIV che si trova in piazza S: Maria della Pietà. In realtà l’edificio si trova all’interno del complesso che una volta era il manicomio. E’ vero che esiste una navetta ma non è adeguatamente pubblicizzata e, seppure gratuita, ogni visitatore crede di fare prima a piedi. In realtà si tratta di percorrere circa mezzo chilometro, anche se nel verde, ma con strade come al solito sconnesse, districandosi in una serie di incroci con indicazioni le più disparate, che spesso inducono in errore. Un anziano non gradisce questa passeggiata forzata. Ma la gradirebbe se pensasse di risolvere tutto nella stessa giornata, come appunto accedeva un tempo. Ora invece deve fare la fila per chiedere un appuntamento che spesso avviene dopo diversi giorni. 

Oggi abbiamo seguito, col suo permesso, una straniera che aveva preso un permesso dal lavoro per ottenere un certificato storico anagrafico. Giunta in coda alla fila, questa volta breve in quanto erano aperti due sportelli “elimina coda” si è vista fissare l’appuntamento per il 12 febbraio, con suo stupore e rincrescimento . Una cosa assurda. 

Crediamo che questa nuova prassi abbia ulteriormente penalizzato i cittadini che così debbono fare due viaggi. Ma il disservizio non finisce qui. Oggi nella sala d’aspetto vi erano moltissime persone molto scontente poiché l’orario dell’appuntamento previsto non era rispettato ed erano in attesa da parecchio tempo (foto 3). 

Quindi un provvedimento che invece di velocizzare e rendere agevole ai cittadini l’ottenimento di un proprio diritto si è rivelato un fiasco sesquipedale!

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata

Per inserire il commento devi rispondere a questa domanda: *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.