Monti: duro attacco a Berlusconi nella conferenza di fine anno

Mario MontiSono arrivate ieri le attesissime dichiarazioni del premier Mario Monti alla conferenza di Fine anno.

Sono durissime le parole utilizzate contro Alfano e Berlusconi. In relazione al primo giudica “gravi” le affermazioni secondo cui il governo sarebbe stato “cedevole verso una delle parti, il Pd” e ribadisce che “Il nostro governo dal primo all’ultimo giorno si è ispirato doverosamente all’imparzialità”.

Nei confronti di Berlusconi il premier esprime invece fatica nel “seguire la linearità del suo pensiero”: da un lato le critiche pesanti all’anno di governo di Monti, dall’altro la proposta della leadership dei moderati, “A queste condizioni non posso accettare nessuna sua proposta” dice Monti. Ricorda infine, in relazione alla gaffe di Berlusconi di qualche giorno fa, che fu Martens ad invitarlo al Ppe  e che Berlusconi non ha mai beneficiato di alcun credito in Europa: “Era così precaria la situazione dell’Italia nel novembre 2011, eravamo circondati da una così profonda diffidenza, che nei primi incontri mi è venuto in mente quando De Gasperi disse ‘prendo la parola in questo consesso mondiale e sento che tutto, tranne la vostra personale cortesia, e ‘ contro di me'”.

Monti passa quindi alla presentazione della sua agenda economica presentando il documento “Cambiare l’Italia e cambiare l’Europa” presto a disposizione sul web. Monti parte affermando che “l’agenda consiste nell’evitare pericolosissimi e illusioniostici passi indietro e deve andare avanti”, risponde ironicamente alla proposta berlusconiana di togliere l’Imu, ricordando che è una proposta piena di attrattiva popolare: “E’ bellissimo e allora io direi anche ridurre le tasse o reintrodure il concetto che le tasse significa mettere le mani nelle tasche degli italiani…Ma se si farà senza altre grandissime operazioni di politica economica, chi verrà al governo un anno dopo – e non dico dopo cinque anni – dovrà mettere l’Imu doppia” e aggiunge: “Immagino che presto altre conferenze stampa saranno inondate da grafici con una visione gelidamente simultanea di fenomeni economici che daranno la percezione dei fallimenti, peraltro dichiarati, del governo rispetto a 12 mesi fa e vi sarà anche detto che se oggi lo spread è metà del 9 novembre ciò è dovuto per niente alla politica economica italiana ma alle scelte della Bce” e conclude con un appello: “Non si svenda il futuro dei giovani – dice il premier – per farsi rieleggere”.

Per quanto riguarda la giustizia “è meglio fare leggi ad nationem e non ad personam”, quindi espone i suoi punti cardine: “Sulla giustizia, occorre un rafforzamento della disciplina del falso in bilancio, un ampliamento della disciplina sul voto di scambio, un trattamento in materia di prescrizione, una disciplina sulle intercettazioni e una più robusta disciplina sul conflitto d’interessi”.

Monti prende pertanto una posizione definitiva rispetto ad una sua eventuale candidatura: “io non mi schiero con nessuno, vorrei che partiti e forze sociali si schierassero sulle idee”, proprio per questo, e i n qualità di senatore a vita, “non sarà candidato ad un particolare collegio”, ma aggiunge: “se una o più forze politiche , con una credibile adesione a questa agenda, manifestassero il proposito di candidarmi alla presidenza del Consiglio, allora valuterei la cosa. A nessuno si può impedire di fare questo”.

Nei suoi attacchi Monti non risparmia neppure la sinistra, in particolare la Cgil: “La riforma del lavoro è stata frenata da una componente sindacale, che trova difficile evolvere” e  Vendola: “Il presidente Vendola,  che è sempre una persona che si ascolta con interesse, ha detto di me che sono un liberale conservatore. Liberale sì, conservatore sotto molto profili è Vendola. Nell’agenda Monti c’è molto pink e molto green”. Di Bersani invece dice: “E’ un più che legittimo candidato premier di una coalizione”.

di Redazione

foto: ilmessaggero.it

1 risposta

  1. Monti: saliamo in politica

    […] è arrivato dopo la pubblicazione dell’agenda online, come annunciato nella conferenza di fine anno, e dopo aver ricevuto il pieno appoggio all’agenda da parte del cosiddetto “nuovo centro” […]

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