Mondiali ciclismo: storica tripletta di Sagan, Italia prima nel medagliere

copertina-2ciclisIl mondiale di ciclismo disputato a Bergen, in Norvegia,  si chiude nel segno dello slovacco Peter Sagan che per la prima volta nella storia di questo sport, conquista il terzo mondiale consecutivo. Nel corso della rassegna iridata  i colori azzurri sono stati i più presenti sul podio.

GARE A CRONOMETRO

Le sfide contro il tempo riservate alle squadre sono ad appannaggio del Team Sunweb, che fa sua sia la prova femminile ( Boels 2nd, Canyon 3rd) che la gara maschile; nella gara maschile si registrano l‘argento di Oss con il Team BMC ed il bronzo di  Gianni Moscon  con il Team Sky.

Nelle prove contro il tempo individuali l‘Italia realizza la doppietta tra le donne Junior, con l’oro e l’argento di Elena Pirrone ed Alessia Virgilia ( in foto), l’australiana Fasnacht ai piedi del podio.

Road World Championship Bergen 2017Tra gli uomini junior si impone il baby fenomeno inglese Pidcock, ma l’Italia è ancora presente grazie all’argento di Antonio Puppio che per 2” batte il polacco Maciejuk, terzo.

Tra gli under 23 l’unica prova è quella maschile, vince il danese Bjerg con Affini primo degli azzurri, ottavo.

Tra le donne elite l’olandese Van Vleuten, un anno dopo il terribile incidente alle olimpiadi di Rio che poteva costargli anche la vita, si prende una rivincita mettendo il sigillo alla carriera conquistando l’oro iridato contro il tempo, seconda la connazionale Van der Breggen, terza l’australiana Garfoot. Tra gli uomini professionisti Domoulin secondo pronostico demolisce la concorrenza bissando l’oro mondiale, argento per Roglic quasi a sorpresa e bronzo per Froome, ottimo sesto posto per l’azzurro Moscon.

GARE IN LINEA,  ANCORA L’ITALIA

Le gare in linea si aprono con la gara donne junior e  la fragorosa vittoria di Elena Pirrone che, dopo l’oro a cronometro, vince salutando compagne ed avversarie a 28 km dal traguardo prodigandosi in una cavalcata trionfale che la porta in solitaria sul traguardo, seconda la danese Norsgaard che riesce a precedere Letizia Paternoster, la quale rinforza il medagliere azzurro con il terzo posto. Tra gli uomini junior (vedi foto) il danese Johansen con una stoccata micidiale nel finale anticipa la volata del gruppo vincendo l’oro, sorprendendo soprattutto gli azzurri  Luca Rastelli e Michele Gazzoli ai quali vanno argento e bronzo, regalando così ancora gioie alla spedizione italiana.

Road World Championship Bergen 2017Negli under 23 il francese Cosnefroy riesce ad allungare di 3 secondi che bastano a garantirgli l’oro iridato di categoria, primo degli italiani Vincenzo Albanese, giunto quinto.

Tra le donne elite l’Olanda è la nazionale che, come prevedibile, detta legge e corre da favorita. Nei momenti cruciali della gara le Orange mandano in fuga la Blaak poichè meno marcata rispetto alla Van Vleuten ed alla Van der Breggen, con la speranza che le avversarie allentino le marcature per rincorrere la fuggitiva. Incredibilmente però la Blaak ( nelle passate stagioni già campionessa olandese, europea e mondiale nella cronosquadre) resiste in testa alla corsa ed arriva sul traguardo con 28” di vantaggio  laureandosi campionessa del mondo; la nazionale olandese non riesce a però a portare altre atlete a podio, che si completa con l’argento dell’australiana Garfoot ed il bronzo della danese Dideriksen, decima la prima delle azzurre Elena Cecchini.

UOMINI PROFESSIONISTI, SAGAN SCRIVE LA STORIA

I 280 km della gara maschile prendono il via  con una fuga di atleti di secondo piano che non creano azioni pericolose e restano al comando per due terzi di gara, controllati agevolmente dal gruppo. Quando mancano meno di 100 km alla conclusione le nazionali maggiori iniziano a muovere le proprie carte e si crea una fuga di cui fa parte anche l’italiano De Marchi, che però non sortisce effetti positivi. Negli ultimi 15 km, al passaggio sull’ultima salita, il francese Alaphilippe crea il vuoto dietro di se salvo poi essere raggiunto da Gianni Moscon; i due collaborano e sembrano poter andare al traguardo. A 10 km dal traguardo però Moscon si stacca ed a 4 km dalla fine anche Alaphilippe viene ripreso dal gruppo che rinviene da dietro a forte velocità; il norvegese Kristoff prova ad anticipare tutti scattando per una volata lunga, con Matteo Trentin a scalpitare in seconda fila. L’affondo giusto però lo mette a segno il già campione del mondo Peter Sagan (vedi immagine copertina), il quale rinviene da dietro come un fulmine e brucia Kristoff sul traguardo conquistando il titolo di campione del mondo per la terza volta consecutiva, terzo l’australiano Matthews, solo quarto Trentin. Peter Sagan ha nel palmares, solo per citare due dati, un Giro delle Fiandre e tre titoli mondiali consecutivi, fatto che non ha precedenti nella storia di questo sport; lo slovacco ha solamente 27 anni e potrebbe continuare a stravolgere la storia di questo sport per almeno altri 7,8 anni grazie ad una classe ed un talento i cui limiti ancora non si conoscono.

di Yuri Casciato

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