Palazzo Chigi ha comunicato la notizia che il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama e il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi hanno avuto, ieri sera, una lunga e cordiale telefonata. L’argomento principale della conversazione telefonica è stato, ovviamente, la situazione in Libia. I due presidenti hanno concordato di tenersi in stretto contatto, per consultarsi e lavorare insieme in modo da fronteggiare la crisi nel modo più opportuno. Nel frattempo, in Libia, “i ribelli hanno preso il controllo della Cirenaica e stanno preparando delle istituzioni indipendenti per gestire l’amministrazione delle città da loro liberate”; così ha riferito l’ex ministro dell’interno libico Abdel Fattah Yunis alla tv araba al-Arabiya, aggiungendo che “i ribelli tengono saldamente il controllo del territorio nell’est e si stanno organizzando per gestire ogni attività in quelle zone”. In segno di protesta contro il regime di Gheddafi , il procuratore generale libico si è dimesso dicendo di non poter “accettare che sia stato versato tutto questo sangue del mio popolo”. La situazione non sembra preoccupare più di tanto il colonnello Gheddafi che definisce la rivolta come frutto di un malocchio degli invidiosi e nient’altro che una farsa condotta da giovani manovrati da Al Aqeda, a cui bisogna mettere fine.
di Redazione
Foto: it.ejo.ch
Scrivi