Le Trofie al Capuliato di pomodori secchi e il pranzo è presto servito

Nelle giornate uggiose di inverno non sempre si ha voglia di uscire a fare la spesa. Perché allora non cimentarsi in un piatto sfizioso, approfittando di ciò che è stato conservato nella dispensa durante l’estate?

Se l’idea vi piace, allora non vi resta che cimentarvi nella ricetta delle “Trofie al capuliato di pomodori secchi”. 

Origini del nome “capuliatu”

Capuliare in dialetto siciliano vuol dire “ridurre in poltiglia, triturare”. 

Il capuliatu, in gergo culinario, è un pesto siciliano, tipico del ragusano, che si ottiene dal pomodoro secco.

Tradizionalmente, il pomodoro più dolce e succoso viene fatto essiccare al sole, nei mesi estivi, in lunghe tavole di legno disposte nei cortili.

Viene poi cosparso di sale grosso per favorirne la disidratazione, mescolato di tanto in tanto per evitare i grumi e successivamente passato nel tritacarne, ovvero“capuliato”.

Ciò che si ottiene da questa amalgama, è una sorta di pesto grossolano, grumoso dal colore rosso intenso, che viene conservato in barattoli di vetro sterilizzati (per evitare il botulismo) e condito con olio d’oliva, aglio e basilico. 

Nelle dispense siciliane non manca mai la scorta annuale di capuliato fatto in casa.

Gli usi del capuliatu

Il capuliatu si presta a molteplici usi: ottimo come condimento per il pane appena sfornato, bruschette, pizze rustiche, zuppe, carni e pasta.

Oggi vi proponiamo un primo piatto: Le Trofie al capuliato di pomodori secchi. 

Si tratta di una ricetta semplice e veloce.

Basta tritare finemente i pomodori secchi, condirli con aglio, capperi, basilico ed un buon olio d’oliva ed il gioco è fatto. 

In alternativa, vi suggeriamo di arricchire il pesto con mandorle e pomodorini del “pendolo”, una varietà di pomodoro coltivata esclusivamente sulle pendici vulcaniche del Vesuvio.

Il vero segreto sta nella scelta della pasta: le Trofie si prestano benissimo ed oltretutto la loro cottura è abbastanza veloce.

Abbiamo diviso in fasi questa facilissima preparazione, per chi, come me adopererà il mortaio. Se invece userete il minipimer, sappiate che in un nanosecondo avrete pronto il vostro capuliato.

Preparazione: 5 Minuti – Cottura: 10 Minuti – Difficoltà: facile

Ingredienti per 4 porzioni 

300 grammi di trofie

Quattro pomodorini del pendolo

Quattro pomodori essiccati

Due manciate di mandorle non pelate

Un cucchiaio di capperi dissalati

Due spicchi d’aglio

Due rametti di origano

Una foglia di alloro

Olio evo

Preparazione

Tappa 1

Tagliate a pezzettini i pomodori secchi. Lavate i pomodori del pendolo, divideteli a metà e privateli dei semi.

Tappa 2

In un mortaio “capuliate” gli spicchi d’aglio, i pomodori secchi, le mandorle e una parte dei capperi. Unite i pomodori pendolini e continuate a “capuliare”.

Tappa 3

Trasferite il tutto in una coppa e condite con l’olio, l’origano e l’alloro.

Tappa 4

Prima di scolare la pasta, ricordatevi di mettere da parte un mezzo bicchiere di acqua di cottura che potrà servirvi per diluire il vostro condimento. Versate la pasta nella coppa, giratela per benino e regolatevi voi se aggiungerla o meno.

Buon appetito

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