L’arte di vivere in armonia

Cos’è l’armonia

Osho diceva “L’armonia è l’accordo di parti eterogenee tra loro”.

Ebbene l’armonia è connessa alla nostra vibrazione, alla nostra energia fisica e mentale.

Noi siamo difatti una sorta di diapason connesso alla natura, che è l’elemento più importante, ovvero quello che ci aiuta a comprendere il sentiero del nostre emozioni.

I tre punti di riferimento per essere in armonia

Sono tre i punti di riferimento che possiamo osservare per avere armonia: noi stessi, gli altri e l’universo.

In concreto se non abbiamo una vibrazione corretta e pensieri non corretti, le persone che incontreremo nel nostro cammino ci faranno da specchio e ci appariranno “sbagliate”, ciò ci porta ad essere disarmonici.

A questo punto ci chiederemo “come mai gli altri non ci capiscono? Perché non sorridono?” e così via.

A dire il vero, se in un dato momento qualcosa ci infastidisce, vuol dire che qualcosa in noi risuona male.

Spieghiamoci meglio.

Il tipo di relazione che abbiamo con gli altri può assumere forme diverse in dipendenza ai vari modi che possiamo ipotizzare.

Se ci da fastidio una persona per un suo atteggiamento, se cadiamo nella tentazione di giudicare o di essere manipolati dalle frequenze e dalle energie negative, ciò accade perché non ci troviamo nella frequenza vibratoria giusta, (perché anche la nostra vibrazione è bassa).

E’ vero anche che l’altra persona può avere nei nostri confronti sentimenti completamenti diversi, ma una parte importante gioca la rappresentazione che ognuno ha in mente riguardo a quello che l’altro pensa di noi.

Quindi la nostra relazione con qualcuno comprende anche quello che noi pensiamo di quella persona e quello che crediamo che uno pensi di noi.

Facile dedurre che le nostre relazioni interne ed esterne di fatto siano la stessa cosa, anche se guardando da punti di vista differenti sembreranno due cose diverse.

Come si fa ad avere un’immagine obiettiva?

A prima vista, potrebbe sembrare un grosso problema quello di non avere un’ immagine realmente obiettiva delle nostre relazioni interpersonali.

Questo perché abbiamo sempre presente davanti ai nostri occhi le immagini distorte prodotte dalla nostra mente.

Quando ciò avviene, ci troviamo disallineati, “scordati” e vediamo il mondo con gli occhi distorti della “schiavitù” in modo sproporzionato, disarmonico e talora violento.

Pertanto ci capita di reagire in maniera negativa agli stimoli dovuti alle pulsioni interne ed esterne, con le persone e in generale con l’ambiente e creiamo uno stato di separazione dentro di noi e verso gli altri.

I condizionamenti

La colpa di ciò è da imputare ai condizionamenti.

Essi fanno si che inconsciamente ci identifichiamo con l’ambiente che abbiamo attorno e che ci fanno vibrare sulla frequenza della massa, abbassando così il nostro ritmo vibratorio e la capacita di percepire e di comunicare con la realtà sottile.

La meditazione

Per evitare questa spiacevole sensazione occorre allenarsi e progredire attraverso le pratiche della meditazione, contemplazione ed altre attività espansive, che ci aiutano a divenire degli “spettatori”, degli osservatori che guardano in terza persona.

Questo perché il fatto di osservare implica un osservatore consapevole.

Attraverso l’esercizio quotidiano, impareremo a potenziarci e ad accrescere la nostra frequenza vibratoria in modo da attrarre come conseguenza solo persone e situazioni in linea con il nostro grado energetico.

Una precisazione

Vi è capitato di vivere elevate vibrazioni e godere di uno stato mentale alto?

Alzare la vibrazione è un processo che inizialmente richiede vigilanza consapevole, ma con il passare del tempo diventa normalità.

Per mantenere questo stato in maniera permanente o quanto meno costante, occorre lavorare su sé stessi con consapevole dedizione.

Certamente incontreremo ostacoli ed eventi spiacevoli che ci faranno precipitare ancora una volta nelle vibrazioni emotive inferiori, ora però, avendo conseguito una coscienza superiore, saremo in grado di accorgerci molto prima di quali essi siano ed impareremo a superare gli ostacoli più rapidamente.

Il risultato?

Quando siamo in grado di sintonizzarci armonicamente alla frequenza della realtà che desideriamo non potremo fare a meno di ottenere quella realtà .

Avere una frequenza energetica ottimale, non solo consente di esprimerci, di pianificare ed emettere la nostra vibrazione più pura, ma ci consente anche di percepire meglio le vibrazioni delle forme di vita universali.

Conclusioni

Ottenere una frequenza vibratoria elevata è una scelta. Questa scelta presuppone il rispetto e l’amore profondo per la nostra vera natura, non nei confronti dei nostri capricci, ma della nostra individualità più intima.

Per questo, se siamo più vicini alla vera espressione di chi siamo intimamente, più vibriamo ad una frequenza che ci è naturale.

Ricordate che il campo magnetico varia di intensità a seconda dello stato del ritmo vibratorio e della frequenza dell’individuo.

Esso attira onde, persone e situazioni e viene attratto verso di esse.

Avuta consapevolezza del nostro potere armonico riusciamo ad essere vibrazioni in un ambiente vibrazionale: tutto questo è energia e questo è tutto ciò che esiste.


1 risposta

  1. Sergio

    Grazie per questo bell’articolo e per questa altrettanto bella meditazione. Condivido integralmente quanto scrivi.

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