L’analisi del criminologo De Pasquale sugli abusi infantili

abusi infantili

L’autore

Pierpaolo De Pasquale è un Criminologo esperto in Scienze Forensi. Tutor e ricercatore presso il Master di II livello in Scienze Forensi di “Sapienza” Università di Roma, si è perfezionato in Criminologia Clinica presso l’Università Cattolica di Milano. Esperto in processi psico-educativi e relazionali in ambito minorile, è autore di pubblicazioni scientifiche ed articoli. In più occasioni ha collaborato con InLibertà.

L’opera

Nel suo nuovo libro, “La Sindrome di Munchausen per Procura, analisi criminologica di madri abusanti e bambini abusati” edito da Società Editrice Universo,  De Pasquale analizza gli abusi infantili con particolare attenzione a quelli derivanti dalla c.d. “patologia delle cure: incuria, discuria ed ipercuria.

La patologia

La patologia della cura – nell’ambito della diade educativa genitori-bambino – è l’insieme di comportamenti secondo cui le persone legalmente responsabili del bambino non provvedono ai suoi bisogni fisici e/o psichici, di salute e di crescita in modo adeguato (dal punto di vista qualitativo e quantitativo) e in relazione al momento evolutivo. Di conseguenza, l’incapacità dei genitori e/o tutori di rispondere ai bisogni del bambino, si rifletterà negativamente sulla personalità e sulla qualità di vita di quest’ultimo.

Alla categoria della ipercuria, sulla quale l’autore si sofferma con particolare attenzione, appartiene la c.d. “Sindrome di Munchausen per Procura” (MSbP) che rappresenta la più grave forma di iper-cura: il bambino è sottoposto a continui ed inutili accertamenti clinici e cure inopportune, generati dalla convinzione errata e delirante da parte della madre che il proprio figlio sia affetto da una qualche malattia.

L’origine del nome

La Sindrome prende il nome dall’omonimo barone tedesco vissuto nel XVIII secolo, famoso per la sua spasmodica tendenza a raccontare storie inverosimili con il solo scopo di attirare l’attenzione.

La valutazione degli addetti ai lavori

Nel volume, introdotto dal Prof. Natale Fusaro, con la prefazione della Psicologa e Psicoterapeuta Francesca De Rinaldis e con la post-fazione dell’Avvocato Emanuele Vari, l’autore propone uno studio su una sindrome ancora poco conosciuta in Italia, dove molto lavoro deve ancora essere fatto per comprenderne le dinamiche sottostanti e per sviluppare dei metodi d’intervento validi per l’abusante, per la vittima e per l’intera famiglia.

La MSbP, infatti, è una patologia relazionale con una eziologia poliedrica e nebulosa che trova il paradigma quasi esclusivo nel rapporto madre-bambino.

Una sindrome con doppia vittima

Proprio per la sua complessità, è difficile – secondo l’autore – comprendere i ruoli dell’autore di abuso e della vittima in maniera chiara e delineata, poiché, ci si trova di fronte ad una sindrome con più vittime, in cui l’autore dell’abuso è egli stesso doppiamente vittima: da un lato perché il suo comportamento si discosta da quelli naturalmente appropriati alla relazione madre-figlio e dall’altro perché il comportamento pro Munchausen è perseguito penalmente.

Marybeth Roe Tinning: il “caso per eccellenza”

abusi infantili

Molto significativa e a dir poco agghiacciante è la parte del libro dedicata ad una serial killer di bambini, l’americana Marybeth Roe Tinning: una madre abusante e senza scrupoli, sospettata di aver assassinato i suoi otto figli e condannata per aver cagionato la morte della figlia di 4 mesi, Tami Lynne, il 20 dicembre 1985. Quello della Tinning può essere considerato un delirio omicida che non ha precedenti nella storia della criminologia, il vero e proprio “caso per eccellenza” di madre abusante e assassina.

Un libro per tutti

Il volume si rivolge non solo agli addetti ai lavori nel campo medico, giuridico e criminologico ma anche a studenti e a chiunque sia interessato ad approfondire questo abuso dove i bambini vengono definiti “maltrattati chimicamente” o ”batteriologicamente seviziati”.

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Foto di Gerd Altmann da Pixabay

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