La rivincita musicale degli abeti rossi della Val di Fiemme

abete rosso

Finalmente la buona notizia: gli abeti rossi della Val di Fiemme che subirono la terribile tempesta di fine ottobre 2018 verranno riutilizzati per creare dei nuovi violini Stradivari grazie all’accordo tra Federforestee laScuola di Liuteria “Antonio Stradivari”di Cremona.

Furono disastrose le conseguenze del violento ciclone mediterraneo “Vaia” che nella sera del 29 ottobre 2018 che abbattendosi su quelle zone a 200 km orari cambiò drasticamente quello che era il paesaggio ambientale, causando notevoli danni e radendo al suolo interi boschi nelle zone del Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Veneto. Danni economici e ambientali che hanno scosso e continuano a segnare gli abitanti e l’ecosistema di quelle terre; ci vorranno decenni per ripristinare quell’equilibrio ambientale ed ecologico che durava ormai da diversi secoli.

Nella Val di Fiemmein Trentino migliaia di metri cubi di alberi vennero abbattuti dalla tempesta; questi alberi secolari sono fonte preziosa per i liutai che ancora oggi seguono la tradizione cremonese, poiché gli abeti rossi rappresentano il materiale principale dal quale lo stesso liutaio Antonio Stradivari attingeva per creare i suoi pregevoli strumenti; il legno dell’abete rosso di questa valle possiede una risonanza considerata perfetta per la realizzazione di casse di strumenti musicali. La notizia della tempesta quindi preoccupò non poco gli artigiani dei violini e la domanda che si ponevano tutti era se quello che rimaneva di questi alberi potesse esser riutilizzato per dar loro una “seconda possibilità”.

Gli abeti definiti di risonanza. quindi avranno nuova vita, e non solo grazie alla realizzazione di violini: Fabio Ognibeni, il patron dell’azienda Ciresa di Tesero la quale produce legno per liuteria e tavole armoniche, afferma che sta lavorando ad un nuovo interessante progetto, ovvero il primo pianoforte sprovvisto di corde ma costruito tutto interamente con il legno degli abeti della Val di Fiemme.

Sono 2.5 le tonnellate di tavole di legno destinate alla Scuola di liuteria internazionale “Antonio Stradivari” di Cremona per la realizzazione di strumenti ad arco quali violini, violoncelli, contrabbassi e viole e il legname che verrà lavorato passerà in primo luogo ad una stagionatura di 3 anni prima di poter esser utilizzato, permettendo così la perdita dell’umidità ristagnata nel legno nel corso di questi mesi.

I nuovi preziosi strumenti quindi saranno la concreta rappresentazione di un’importante rinascita grazie alla musica ed ai suoi esecutori, nonché ai maestri dell’arte della liuteria cremonese.

Per chi volesse contribuire a salvare questi abeti pregiati può partecipare alla campagna di crowdfounding “Salviamo il legno di Stradivari” promossa dall’azienda Ciresa.      

Foto di Couleur da Pixabay

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