La musica nello spazio

musicaespazioMilioni e milioni di anni fa, all’era del Big Bang, tanti piccoli frammenti si sono ricongiunti formando un gigante di pietra che fluttuava; il gigante si chiamava “Il cantore dello spazio” e vagava senza meta.

Dopo tanti anni il gigante di pietra si scontrò contro Venere e da lì gli piaceva stare seduto a guardare la Terra ancora incandescente. Il pianeta Venere era diventato la sua casa e lui restò a guardare la Terra in attesa che avvenisse una trasformazione, un cambiamento. Gli anni passavano e intanto il gigante si era costruito un cannocchiale per osservare meglio la Terra. Finalmente nacquero i dinosauri e il gigante era felicissimo, ma arrivò un meteorite e solo i più piccoli mammiferi si salvarono. Dopo un po’ nacque l’uomo.

Al gigante divertivano gli uomini, perché erano più intelligenti. Man mano che il tempo passava, gli uomini diventavano sempre più egoisti. Volevano più terra e più soldi, Il gigante non né poteva più. Gli facevano pena tutti quei bambini che aveva visto nascere diventare guerrieri spietati o costruttori di carri armati. Il gigante allora, gentile come era, staccò un piccolo pezzo di Venere, gli chiese scusa e più in fretta che poté, costruì un piccolo flauto e si mise a suonare una melodia che non finiva mai, per riappacificare quel pianeta che aveva visto nascere.

di Noemi 5A

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