La medicina del futuro

1Le innovazioni tecnologiche stanno trasformando profondamente la medicina moderna, sia per quanto riguarda la diagnostica sia il rapporto tra medico e paziente.

Nell’era delle tecnologie, ci si aspettava che prima o poi anche il mondo della medicina sarebbe stato invaso da nuove scoperte e applicazioni che avrebbero stravolto completamente una professione che svolge il suo compito in modo invariato da secoli. E sempre di più, ormai sembra che la medicina sia destinata a diventare, almeno in parte, “online”. Da non confondere con i fenomeni di improvvisazione che si verificano spesso in rete, con blog e siti in cui ci si scambia pareri medici, pur non avendo alcuna qualifica. Le nuove ricerche stanno infatti coniugando la biomedicina con la più alta scienza tecnologica. Secondo Daniel Kraft della Singularity University, medico, imprenditore e ricercatore di questo istituto americano afferma «in futuro potremmo non prescrivere farmaci ma applicazioni». Esistono già computer intelligenti in grado di compiere le analisi mediche più svariate. Dall’analisi di una macchia sospetta sulla pelle attraverso una semplice fotografia come avviene con l’app Skin scan, che elabora l’immagine scattata dall’utente e, in caso, lo aiuta anche a trovare il dermatologo più vicino da consultare.  Oppure la possibilità di monitorare i parametri vitali di una persona in pochi secondi, come l’apparecchio Scanadu Scout. È stato poi inventato un drone defibrillatore che vola a oltre 100 miglia all’ora per assistere un paziente con un attacco di cuore. Il sistema funziona con una chiamata d’emergenza da un telefono, attraverso la geolocalizzazione per individuare il posto dove si trova il malato. Esiste anche il Glocose meter per tenere sotto controllo il tasso di zuccheri nel sangue se si è diabetici e tantissimi altri strumenti e applicativi per tenere sotto controllo la nostra salute.

“Questi progressi tecnologici sono come angeli custodi che hanno aperto opportunità senza precedenti per affrontare le malattie e proteggere la salute delle persone”, ha detto Koen Kas, biotecnologo e professore presso l’Università di Gand in Belgio.

Un progetto ancora più avveniristico riguarderebbe l’uso di stampanti a 3D capaci di ricostruire tessuti biologici o addirittura ossa artificiali, ovviamente usando non inchiostro ma cellule. Qualcosa che già accade, invece, è l’utilizzo delle piattaforme dei social network o di internet come PatientLikeMe CureTogether, per capire attrivaerso la registrazione dei parametri clinici dei pazienti il loro stato di salute e l’efficacia della terapia. Infine, le nuove tecnologie possono essere messe al servizio della comunicazione tra medico e malato per dialogare anche a distanza attraverso sistemi come FaceTime e Skype. E la tecnologia può essere d’aiuto alla sicurezza del paziente in ospedale. È già attiva presso l’Istituto S. Raffaele di Milano un’infrastruttura organizzativa e tecnologica che ha consentito di aumentare la sicurezza non solo nella fase di somministrazione ma anche in quella di prescrizione e preparazione del farmaco. Un “carrello intelligente” distribuisce farmaci, e questo carrello è sormontato da un computer che comanda l’apertura dei cassetti dove sono contenute le medicine. I cassetti si aprono solo dopo il riconoscimento del paziente che ha un braccialetto al polso contenente un codice bidimensionale che il computer è in grado di leggere. Nel braccialetto sono memorizzate le informazioni cliniche più importanti, ad esempio se soffre di allergie e altro. La verifica, inoltre, avviene anche con la scatola del medicinale di cui il carrello legge i numeri di serie. Grazie a questo sistema elettronico denominato “Drive”, viene monitorato il movimento del farmaco all’interno dell’ospedale, agevolando il lavoro degli operatori e le procedure di acquisto e riordino dei farmaci.

In America la cyber-medicina è già un fenomeno galoppante, da noi ancora un po’ meno. Medici che fanno consulti sui forum, strumenti di telefonia che misurano dati come pressione, glucosio, onde elettriche e così via … la scienza medica si sta lentamente trasferendo dal reale al virtuale, senza però perdere di vista i veri bisogni del paziente. Anzi, la medicina del futuro potrà fare risparmiare tempo e denaro a moltissime persone, garantendo loro la purezza di una diagnosi diretta senza disagi.

di Arianna Orlando

 

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