Tra le continue notizia negative sull’industria italiana ce n’è qualcuna positiva. Questa arriva dal settore automobilistico, dalla FCA (Fiat Chrysler Automobiles). Lo stabilimento di Melfi inizia un trend positivo.
I primi segnali di ripresa per lo stabilimento SATA di Melfi si erano avuti già nel mese di dicembre 2014, ad un mese esatto da oggi, quando si era tornati a lavorare in regime di straordinario, anche il sabato. Ieri al salone di Detroit l’amministratore del gruppo automobilistico FCA, (Fiat Chrysler Automobiles) Sergio Marchionne ha annunciato che nello stabilimento pugliese ci sarà l’opportunità di 1.000 nuove assunzioni e altri 500 posti si avranno dallo spostamento di personale dagli impianti di Cassino e Gian Battista Vico di Pomigliano d’Arco, dove rispettivamente vengono prodotte l’Alfa Romeo Giulietta e la Fiat Panda.
L’importanza di questa notizia è riportata nella nota della casa automobilistica, che conta di offrire ai nuovi assunti il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, grande novità contenuta nell’importante riforma del lavoro denominata “Job’s act”. A Melfi vengono prodotti tre modelli, due dei quali sono i veri protagonisti di questa rinascita occupazionale: ovvero i nuovi modelli Jeep Renegade e Fiat 500X, che saranno commercializzati in oltre 100 mercati, oltre alla celebre Fiat Punto.
L’impianto di Melfi si pone all’avanguardia tra gli stabilimenti automobilistici del mondo, infatti l’investimento di oltre un miliardo per avviare la produzione di questi due nuovi modelli, ha consentito di operare una ristrutturazione dell’impianto secondo i principi del World Class Manufacturing (qualifica di molti tra i più importanti produttori di beni e servizi mondiali), impiegando e mettendo a disposizione del processo industriale la migliore tecnologia disponibile sul mercato.
In dicembre la Jeep Renegade è entrata nella top ten delle immatricolazioni italiane e in tutto il 2014 i pezzi immatricolati dovrebbero essere circa 3000; la Fiat 500X, per la quale non è ancora partita la commercializzazione ufficiale con il classico “porte aperte“ delle concessionarie del gruppo, ha già ottenuto 1500 ordinazioni.
A questo punto possiamo dire che una serie programmazione degli investimenti, e piani industriali, compartecipati a livello internazionale, e gestiti in modo manageriale alla fine pagano, augurandoci che questa ripresa occupazionale continui, coinvolgendo altre iniziative imprenditoriali.
La verità e il successo li conosceremo dai numeri che saranno presentati alla fine di questo 2015.
di Giorgio Chiatti
foto: si24.it
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